#ambiente

Giornata Mondiale dell’Acqua: quali strategie per dare un vero significato a questa ricorrenza?

Il 2022 è entrato nella storia della climatologia italiana ed europea come un anno tra i più caratterizzati da eventi estremi in termini di deficit di precipitazioni, e in particolare in Italia si è rivelato il più “siccitoso nella serie climatica nazionale, iniziata nel 1800 e gestita dal CNR-ISAC di Bologna, con pesanti ripercussioni sulle portate fluviali, sull'agricoltura e sulla produzione idroelettrica” (Cat Berro e Mercalli 2023).

Cosa ci aspetta nel 2023? La 31° Giornata Mondiale dell’Acqua cade in un anno che si preannuncia già, a marzo, molto critico per la conservazione della risorsa. Il report “Drought in Europe” del Joint Resource Center (GDO-CEMS) prevede nell’area prealpina una riduzione della stagionale alimentazione dei fiumi da fusione delle nevi in primavera-estate e precipitazioni incerte e variabili in una primavera che si preannuncia più calda della media. In nord Italia le scarse precipitazioni stanno determinando una riduzione della portata dei fiumi (dal 30% al 70% inferiore alla media, con il Po ai minimi storici) e un riempimento dei laghi al 15-40% della capienza. In questo scenario, non sarà a rischio solo il comparto agricolo, ma anche quello energetico e, non da ultimo, la disponibilità per gli usi domestici, che potrebbe subire dei razionamenti.

Come celebrare allora la Giornata Mondiale dell’Acqua? Fondazione Cariplo, da sempre impegnata nella tutela e valorizzazione della risorsa idrica, sia attraverso interventi di riqualificazione fluviale e di habitat che tramite studi e ricerche, ha inteso porre una particolare attenzione nella programmazione 2023 a questo tema, allineando tutti gli strumenti ambientali sull’importanza della conservazione della risorsa. In particolare, la terza edizione della Call for ideas Strategia Clima, lanciata nell’ambito del progetto “F2C- Fondazione Cariplo per il clima”, dedicato alla lotta al cambiamento climatico, è stata concepita, con un budget di 3,2 milioni di euro, come una “water edition”, che vuole sostenere i territori per fare fronte anche a questa grave criticità. In ambito agricolo, il bando Ruralis (budget 1,5 milioni di euro) prevede interventi per una migliore gestione dell’acqua in agricoltura e l’utilizzo di specie meno idroesigenti e, al tema acqua, verrà dedicata la 10° edizione del convegno Metropoli Agricole che si terrà a Milano il 15 giugno prossimo. Per contrastare la crisi idrica non basta però il solo intervento delle istituzioni e delle imprese, occorre che il singolo cittadino si impegni ad adottare comportamenti sostenibili e di riduzione dei consumi: in questo senso il bando My Future (1 milione di euro), dedicato al mondo della scuola primaria e secondaria di primo grado, vuole rendere protagonisti i ragazzi e le ragazze di fronte alla conseguenze della crisi climatica. Infine, il 30 marzo,  nell’ambito dell’ evento “Crisi climatica: quali strategie”, in streaming sul sito della Fondazione, Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima all’Università di Torino e divulgatrice scientifica, ci presenterà la situazione climatica attuale e lo scenario dei prossimi mesi, mentre alcune delle Strategie di Transizione Climatica sostenute dalla Fondazione racconteranno quali azioni verranno messe in campo per contrastare la crisi in corso.