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Rete biodiversità

Il Parco del Ticino e il Parco del Campo dei Fiori, localizzati nella Lombardia occidentale, sono aree protette di elevato valore naturalistico, identificate quali siti Natura 2000 dalla Commissione Europea ed Aree Prioritarie per la Biodiversità, nonché Elementi di primo livello della Rete Ecologica Regionale dalla Regione Lombardia. Il territorio compreso tra questi due Parchi, in provincia di Varese, è caratterizzato dalla presenza di numerose aree di minori dimensioni anch’esse di notevole valore naturalistico, inframmezzate da aree urbane e infrastrutture lineari quali strade, autostrade, ferrovie e cavi aerei.

In questo territorio, Fondazione Cariplo ha realizzato il progetto “Rete biodiversità” (2010-2016), a partire da uno studio multidisciplinare che aveva lo scopo di verificare il livello di connessione ecologica tra le due aree protette. Tale studio, dal titolo “La connessione ecologica per la biodiversità”, ha trattato temi naturalistici, urbanistici, tecnici e sociali ed ha visto il coinvolgimento di varie professionalità quali botanici, zoologi, ingegneri, architetti, avvocati, esperti di comunicazione e di partecipazione, e ha permesso di verificare come i due Parchi siano tra loro ecologicamente connessi attraverso due corridoi ecologici localizzati in questo settore della provincia di Varese, nonché di individuare i punti critici (denominati “varchi”) dove i corridoi sono ristretti o necessitano di interventi di miglioramento o di deframmentazione.

Successivamente, la promozione di un percorso partecipativo condotto con i comuni che insistono nell’area di studio ha permesso di giungere alla sottoscrizione di un “Contratto di Rete” da parte della grande maggioranza dei comuni coinvolti.

I risultati ottenuti dallo studio hanno infine permesso di accedere a un finanziamento comunitario nell’ambito del programma LIFE+ per il progetto “TIB – Trans Insubria Bionet” che ha realizzato, tra il 2012-2015, gli interventi più urgenti per migliorare lo stato di conservazione dei corridoi ecologici tra i due parchi.

Infine, a marzo 2012 è stato realizzato il convegno “Vive solo chi si muove – Le reti ecologiche per la conservazione della biodiversità – Scienza, politica e cittadini a confronto” (vedi il programma), in occasione del quale è stata presentata la pubblicazione relativa alla metodologia utilizzata durante il progetto.