

Carlo, 35 anni ex legale ora libero professionista esperto nella gestione dei conflitti, abita in un bilocale con la sua compagna e la loro bimba di un anno: “In un certo senso Cenni è un sogno che coltivo fin dall’infanzia: ho sempre desiderato una casa di legno” e un punto di approdo di tanti anni nell’associazionismo “sono scout dai 9 anni, poi volontario in ambulanza. Ho sempre amato la dimensione della comunità, così quando ho visto la pubblicità di Cenni, un condominio di housing sociale e tutto di legno, mi sono buttato”. Carlo vive a Cenni dal 2013: “ Se dovessi definirlo direi che è un crogiuolo di biodiversità sociale. Quando io e la mia compagna siamo arrivati, ognuno aveva la sua proposta e abbiamo fatto di tutto: dal laboratorio di cucina, a quello di danza e di erboristeria. Poi è nata l’associazione degli abitanti e con lei attività più strutturate e una gestione attenta degli spazi comuni che comprendono un grande living con la cucina, una ludoteca con l’area bambini, un luogo dedicato ai laboratori, ai gruppi di acquisto, ai mercatini di autofinanziamento, agli orti e alle fioriere”
A Cenni, c’è anche una tagesmutter che ha creato un asilo nel suo appartamento: “Mia figlia potrebbe essere la prima bambina che va al nido da sola visto che la tagesmutter abita giusto qualche piano più in alto di noi”. Oltre a consentire un risparmio economico non trascurabile, visto che gli affitti sono molto più bassi rispetto ai prezzi di mercato “l’housing sociale è una grande opportunità di crescita personale. Anche qui ci sono conflitti e discussioni ma si trova sempre il modo di fare un esperimento, di trovare una soluzione, di lanciare una nuova sfida; in questo senso è anche un laboratorio di idee e pratiche: si è sempre fatto così, proviamo a fare diversamente”.
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