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Una ricerca ambientale per #BGBS2023

Qual è lo stato di salute del Lago d’Iseo? A rivelarcelo è una ricerca condotta dai ricercatori ambientali dell’Istituto Mario Negri insieme agli studenti delle scuole secondarie di primo grado delle due sponde del lago, bresciana e bergamasca.

I risultati della ricerca saranno presentati in anteprima nella conferenza stampa “Reflections” in programma il 7 novembre alle ore 19:00 presso il Porsche Experience Center in Franciacorta, in Via Bargnana 2, a Bargnana (BS). Per la prima volta saranno visionabili anche le opere fotografiche scattate dall'artista Ieva Astrauskaite che ha documentato il percorso degli studenti con i ricercatori e la relazione tra la popolazione e il lago.

Nell’ambito della nomina di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023, che vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana, l’Istituto Mario Negri ha deciso di offrire il proprio contributo alla narrazione della “città illuminata”.

Nel palinsesto “La città natura” che richiama al bisogno di un’attitudine consapevole da parte dell’intera comunità a preservare l’ambiente in cui viviamo, il problema dell’inquinamento ambientale da plastiche è diventato lo spunto per un percorso di collaborazione tra gli allievi della scuola secondaria di I grado e i ricercatori ambientali.

Gli studenti, insieme a un team multidisciplinare costituito dai ricercatori del Mario Negri e dell’Italian Institute For Planetary Health e dalla FIPSAS Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee Bergamo e Brescia hanno analizzato il rischio di inquinamento da microplastiche nelle acque superficiali del loro lago, un percorso che ha aperto una porta di interesse verso lo stato di salute del proprio territorio e di responsabilizzazione sui problemi ambientali.

Enrico Davoli, responsabile del Laboratorio di Spettometria di Massa dell’Istituto Mario Negri, ha coordinato il progetto: «L’intervento è stato realizzato con le scuole delle due sponde del lago, l’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Iseo (Bs) e della scuola secondaria di primo grado di Predore (Bg). Dopo un lavoro preliminare con gli insegnanti e alcune lezioni preparative con i ragazzi in aula, i ragazzi si sono trasformati in ricercatori, vestiti con camici e dotati di tutta l’attrezzatura necessaria. Insieme abbiamo campionato l’acqua sulla spiaggia. I ragazzi avevano imparato in aula le procedure e hanno seguito passo per passo tutto il processo. Erano molto seri e concentrati. Hanno partecipato anche studenti con disabilità molto gravi che sono stati supportati dai loro compagni di classe. Poi i campioni raccolti dai ragazzi e quelli campionati da me con l’aiuto della FIPSAS, sono stati analizzati presso l’Istituto Mario Negri con il supporto esterno del CNR di Biella che collabora con l’Istituto Superiore di Sanità per le problematiche delle microplastiche nelle acque superficiali e del Prof. Saliu della Bicocca UNIMIB con cui abbiamo eseguito le operazioni in camera bianca per non contaminare i campioni, oltre ad alcune analisi delle plastiche. I ragazzi erano davvero coinvolti, hanno fatto un sacco di domande, si sono dimostrati molto interessati alla salute del loro lago che è una grande presenza nelle loro vite: molti vanno a pescare con i loro genitori e tutti mangiano il pesce.
Non avevo mai fatto un progetto nelle scuole come ricercatore, ma credo che questo abbia davvero raggiunto l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e la comunità sull’inquinamento da microplastiche. È un tema che va affrontato culturalmente a livello globale, dove ci sono enormi interessi economici in gioco e la sensibilizzazione della comunità non può prescindere dal coinvolgimento delle giovani generazioni».

Michele Parigi è il responsabile di plesso dell’Istituto comprensivo di Tavernola Bergamasca che ospita la scuola secondaria di primo grado di Predore che ha partecipato al progetto: «L’obiettivo, oltre a quello di sensibilizzare gli studenti sul problema delle microplastiche, era consentirgli di vivere una vera esperienza sul campo. Si sono dimostrati già molto curiosi durante le lezioni introduttive in aula in cui il dottor Davoli ci ha spiegato che cosa saremmo andati a fare e come l’avremmo fatto. Alle lezioni hanno partecipato anche i volontari della FIPSAS che hanno parlato ai ragazzi della realtà faunistica del lago e anche questo li ha molto coinvolti. I ragazzi, prima di questo progetto, sapevano che sul fondo del lago si depositano rifiuti ma non erano consapevoli del problema delle microplastiche e del fatto che possono finire nel nostro corpo facendo il bagno o mangiando i pesci e questo li ha molto colpiti.
Nel giorno della raccolta dei campioni, vestiti con il camice, erano davvero esaltati anche perché abbiamo fatto in modo che ognuno avesse un compito e che ognuno potesse partecipare attivamente alla raccolta.
È la prima volta che prendiamo parte a un progetto così strettamente legato alla ricerca scientifica, non perché non siamo consapevoli dell’importanza di affrontare le materie scientifiche con un approccio che non sia solo teorico ma purtroppo c’è un tema di fondi e di sicurezza per poter introdurre sperimentazioni. Questo progetto per noi è stata una grande occasione. E il fatto che avesse al centro proprio il nostro lago, un luogo che i ragazzini amano moltissimo, con cui hanno un rapporto diretto e continuo - noi dalla nostra scuola possiamo vedere il lago - è stato molto significativo per tutti»

Dopo questa serata di lancio, i risultati della ricerca e le fotografie saranno visionabili dal pubblico presso il Centro Culturale Sebinia di Sarnico (10- 12 novembre) e presso il Castello Oldofredi di Iseo (17-19 e 24-26 novembre). Reflections culminerà con la vendita delle opere a fine novembre per raccogliere fondi a sostegno della ricerca dell'Istituto Mario Negri.

Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana.

Le tre Fondazioni, partner istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo.

Di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono ‘sponsor’ di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento.

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