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Iniziamo il 2022 con le storie dei ricercatori Cariplo

La vita dei ricercatori si intreccia con le attività di Ricerca Scientifica promosse da Fondazione. Leggi le interviste ai nostri ricercatori

Dr. Alberto Benussi 1

Alberto Benussi - Bando ricerca biomedica condotta da giovani ricercatori

Progetto “Dissecting the role of anti-GluA3 antibodies in Frontotemporal Dementia: from bench to bedside”

"Mi chiamo Alberto Benussi, mi sono laureato in medicina e chirurgia all’Università degli Studi di Trieste e attualmente sono ricercatore presso l’Università degli Studi di Brescia, dove ho portato a termine la specializzazione in neurologia. Durante la specializzazione, ho fatto un’esperienza al Centro di Stimolazione Cerebrale dell’University College di Londra, dove ho imparato tecniche innovative di stimolazione cerebrale non invasiva. Essendo cresciuto in una città costiera, amo tutto ciò che ha a che fare con il mare, dall’andare in barca a vela alle immersioni in apnea. Mi sono sempre occupato di malattie neurodegenerative: non solo della malattia di Alzheimer, ma anche di forme più rare di demenza, come la malattia frontotemporale su cui verterà questo studio. In particolare, dopo aver osservato che in questa malattia vi sono degli auto-anticorpi impropriamente prodotti dal nostro sistema immunitario e diretti contro dei recettori nel cervello, con il Prof. Gardoni dell’Università degli Studi di Milano stiamo cercando di comprendere l’effetto di questi auto-anticorpi sul cervello e sul comportamento in modelli animali, per poi identificare terapie finalizzate a spegnere o mitigare questa risposta immunitaria aberrante.
L’augurio per il 2022 è che vi sia una maggiore fiducia delle persone e delle istituzioni nella Scienza e nella Ricerca, e che non sia ahimè necessaria una pandemia per dovercelo ricordare.

Alon Rosen

Alon Rosen - Bando ERC (vincitore di un Advanced Grant)

Progetto “Cryptography: a crossroads of disciplines? Where economics, law, and computational complexity meet (CRYPTONOMEX)”

Il mio campo di ricerca è la crittografia. In generale, essa sviluppa strumenti per proteggere i sistemi dai comportamenti illeciti. Questo campo di ricerca ha un impatto pratico significativo, oggi in particolare, dato l’uso diffuso di internet e delle tecnologie ad esso associate. La mia ricerca ha come focus primario i fondamenti teorici della crittografia e la loro interazione con la complessità computazionale con il fine ultimo di identificare sistemi crittografici sicuri. Nella crittografia ci sono alcuni concetti rivoluzionari che sono stati studiati dal punto di vista teorico, alcuni dei quali stanno facendo ora il loro primo passo verso una implementazione pratica. Dal mio punto di vista, siamo vicini ad una svolta nell’approvazione di questi strumenti crittografici nel mondo reale (in parte alimentati dalla motivazione blockchain, in parte dal GDPR), il che rende il mio campo di ricerca particolarmente avvincente in questo momento.

Io sono nato in Italia e vi ho trascorso i miei primi dieci anni di vita. Ho apprezzato moltissimo la mia esperienza da bambino in Italia e ho anche beneficiato del sistema di istruzione primaria italiano. Trasferirmi in Bocconi è stata per me l’opportunità di tornare indietro a quegli anni meravigliosi e provare a restituire qualcosa dal punto di vista educativo alle nuove generazioni. L’Italia ha esportato numerosi talenti nel campo della crittografia ed è perciò doveroso promuovere ricerca ed educazione, con la speranza un domani di trattenere i talenti italiani.
Per il 2022 auguro salute, felicità e benessere per tutti. In secondo luogo, spero che le persone tornino ad avere fiducia negli esperti: la mancanza di fiducia che abbiamo sperimentato recentemente ha comportato non poche conseguenze, sia a livello umano sia a livello della salute.
Infine, vorrei augurare buona fortuna all’Università Bocconi che si sta impegnando nel promuovere un fiorente dipartimento di scienze informatiche, un esempio nel mondo della ricerca e dell’istruzione capace di generare consapevolezza delle conseguenze etiche della tecnologia.

SILKROP   Prinsi

Bhakti Prinsi - Bando Economia circolare

Progetto “Silk for agriculture: use of silk by-products to enhance the sustainability of high value crop cultivation (SILKROP)”

Dopo la laurea in Biotecnologie Agrarie Vegetali e il Dottorato di Ricerca in Biologia Vegetale e Produttività della Pianta Coltivata, ho continuato il mio percorso come ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano. Del mio lavoro mi appassiona il fatto che non si smette mai di scoprire nuovi aspetti e la possibilità di condividere quanto si impara con colleghi e studenti.
Mi occupo di biochimica e fisiologia vegetale. La mia ricerca comprende lo studio delle risposte delle piante a momenti di stress dovuti a condizioni ambientali avverse. In particolare, il progetto SILKROP nasce con lo scopo di usare scarti dell’industria della seta per ottenere nuovi prodotti ecocompatibili utili in agricoltura. Infatti, questi scarti contengono grandi quantità di una proteina, la sericina, che ha ottime potenzialità. Il progetto si propone di valorizzare questi sottoprodotti, in modo da ridurre l’impatto ambientale del settore tessile e di rispondere alla necessità di nuove pratiche agricole più sostenibili.
Auguro che nel 2022 si possa superare le difficoltà del momento attuale e che sia un anno di crescita e condivisione

ricercatori5

Emanuela Maria Sala - Bando Ricerca sociale

Progetto “ACTIVE ageing in changing societies. Older people’s social and digital resources in pandemic and post-pandemic ITaly (ACTIVE.IT)

Sono professoressa associata e lavoro presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca dal 2010, dove insegno Metodologia della Ricerca. Nel 1995 mi sono laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Milano e nel 1999 ho ottenuto il dottorato di ricerca in Sociologia, presso lo stesso Ateneo. Dopo aver conseguito il dottorato, ho vinto uno dei primi assegni di ricerca banditi dall’Università degli Studi di Milano - Bicocca, dove ho lavorato fino alla primavera del 2003. Poi, nel gennaio del 2003, indotta dalla curiosità e mossa dalla voglia di mettermi in gioco, ho risposto a una Call dell’Institute for Social and Economic Research dell’Università di Essex. Qualche mese dopo ho acquistato il primo di una lunga serie di biglietti aerei con direzione London Stansted e, per quasi dieci anni, ho lavorato in Gran Bretagna. Nel tempo libero, mi piace molto fare trekking, soprattutto percorrendo i sentieri che collegano i diversi paesi del lecchese, osservando i contrasti di forme e colori che contraddistinguono questi luoghi.  

Ho due interessi di ricerca principali, ovvero la metodologia della ricerca (nello specifico la metodologia dell'indagine campionaria) e lo studio della condizione anziana.
Con il sopraggiungere della pandemia da Covid-19, abbiamo iniziato con alcuni colleghi a interrogarci in merito alle conseguenze dell’emergenza sanitaria in corso sul benessere delle persone anziane, soprattutto quelle più fragili, poiché povere di legami sociali o delle competenze necessarie per agire - e interagire - in un contesto sociale nel quale le tecnologie digitali sono diventate sempre più fondamentali per creare e coltivare relazioni. Ed è proprio a seguito di queste riflessioni che abbiamo redatto, con la collaborazione di nuovi colleghi (Simone Carlo, Elisabetta Ruspini oltre ad altri ricercatori del Centro Competenze Anziani della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera), il nuovo progetto ACTIVE.IT, che è stato appena finanziato dalla Fondazione Cariplo. Nei prossimi tre anni, quindi, cercheremo di esplorare i rischi e le opportunità per l'invecchiamento attivo e in salute in un contesto che limita le interazioni faccia a faccia e rende le tecnologie digitali della comunicazione sempre più pervasive nella vita quotidiana delle persone anziane, tenendo conto delle differenze di genere che caratterizzano la condizione anziana. 

Purtroppo, sembra che la pandemia da Covid-19 durerà ancora per alcuni anni. Mi auguro, insieme ai componenti del gruppo di ricerca, che i risultati dei nostri studi possano contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone anziane, portando al centro del dibattito pubblico l’importanza dell’educazione digitale per i cittadini senior, sensibilizzando i decisori politici sui loro bisogni e il loro contributo al buon funzionamento della società e offrendo alle persone anziane nuove opportunità di invecchiamento attivo e in salute.