#serviziallapersona

14 nuove Reti di Doposcuola a Milano

Nuovi spazi e posti disponibili per gli alunni che hanno bisogno di aiuto per i compiti. Nuovi educatori e figure professionali per il supporto allo studio di bambini con DSA e BES. Ma anche nuovi corsi pomeridiani per il rafforzamento della lingua italiana o per imparare a usare bene il computer. Sono queste e molte altre le proposte educative che verranno attivate dalle “Reti di Doposcuola”, 14 progetti nati dalla collaborazione tra doposcuola limitrofi nei quartieri di Milano, che grazie al lavoro in sinergia da oggi potranno rispondere in modo più efficace al crescente bisogno di supporto allo studio.
 
I progetti sono stati sostenuti grazie al Bando “Doposcuola in Rete” lanciato lo scorso aprile da QuBì - La ricetta contro la povertà infantile, il programma promosso da Fondazione Cariplo - con il sostegno di Fondazione Peppino Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Snam - che dal 2018 opera a Milano per sostenere le famiglie con minori in situazioni di povertà attraverso un sistema di 23 Reti che mettono in sinergia oltre 400 organizzazioni in 25 quartieri della città. 
Scopo del bando era potenziare l’offerta dei doposcuola a Milano - da sempre fonte di rafforzamento per l’apprendimento scolastico, ma anche di esperienze educative, di socialità e aggregazione – e favorire l’adozione di un modello di lavoro in rete, già sperimentato nei 5 anni di attività del Programma QuBì. Un modello basato sulla collaborazione, sulla “messa in comune” di esperienze, approcci, servizi da parte delle organizzazioni già operanti nei quartieri, che conoscendo bene i territori possono rispondere in maniera più efficace e sinergica alle necessità che emergono, specialmente da parte delle famiglie con maggiori difficoltà socioeconomiche.

La situazione dei doposcuola dopo la pandemia

Il bisogno di potenziare gli spazi di sostegno allo studio per supportare un numero maggiore di bambini e ragazzi della città è emerso in particolare dopo la pandemia. A seguito di un’indagine avviata a settembre 2021 dal Programma QuBì per verificare lo “stato di salute” di questi servizi dopo i lunghi mesi di lockdown e di restrizioni sanitarie, è emerso che tra il periodo precedente all’emergenza Covid-19 e la ripresa dell’anno scolastico 2021/22 negli 80 doposcuola presi come campione si registrava una riduzione di circa il 27% del numero di studenti frequentanti (da 4.600 prima di marzo 2020 a 3.400 a settembre 2021) e nel 70% dei casi una forte riduzione dell’offerta didattica, sia per motivi legati alla limitata capacità degli spazi che per mancanza di volontari o operatori. Con il graduale miglioramento della situazione pandemica gli spazi di sostegno allo studio hanno ripreso la propria attività, trovandosi però a gestire lunghe liste di attesa e nuove complessità legate anche ai mesi di didattica a distanza. 

Il Bando “Doposcuola in Rete” e i 14 progetti al via dal 17 ottobre

Da qui è nata la volontà di lanciare il 22 aprile 2022 il Bando “Doposcuola in Rete”, una misura mirata a promuovere la formazione di Reti di almeno tre doposcuola limitrofi (con particolare riferimento agli spazi che seguono minori in condizioni socioeconomiche svantaggiate) fino ad arrivare a Reti di estensione municipale. L’obiettivo era invitare i doposcuola già esistenti nei quartieri a creare sinergie per ottimizzare le risorse, creare équipe congiunte tra operatori e volontari dei diversi spazi compiti, condividere figure professionali specializzate e, soprattutto, prendere in carico le domande ancora inevase (liste d’attesa), attivando anche nuovi spazi se necessario.
 
Grazie al bando saranno sostenute 14 Reti di doposcuola, di cui 5 “municipali” (si tratta dei Municipi 5, 6, 7, 8 e 9 di Milano), per un contributo complessivo di oltre 900.000 €. I doposcuola coinvolti sono complessivamente 160, di cui 11 di nuovo avvio. In totale, gli spazi sostenuti seguiranno, nell’anno scolastico 2022/23, oltre 5.600 ragazze e ragazzi, con un aumento di circa il 20% dei beneficiari rispetto all’anno scolastico passato. 
In particolare, i progetti hanno lo scopo di:

  • potenziare gli spazi di sostegno allo studio e le attività di supporto didattico; 
  • condividere i metodi applicati dai singoli doposcuola; 
  • coinvolgere educatori, insegnanti, mediatori culturali, professionisti per attivare interventi mirati a ridurre fenomeni come il digital divide e il learning loss, favorire l’integrazione dei Neo Arrivati in Italia (NAI) e di bambini e ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA);
  • rafforzare il raccordo tra i doposcuola e le scuole di riferimento. 

Le attività delle 14 Reti di doposcuola hanno preso il via lunedì 17 ottobre.