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I tre migliori neo-imprenditori del territorio alpino

Si è conclusa la seconda edizione di ReStartAlp, con la premiazione dei migliori aspiranti imprenditori del territorio alpino, promosso e organizzato da Fondazione Cariplo e Fondazione Edoardo Garrone. 

I premi, per un valore complessivo di 60.000 euro, sono stati assegnati da Fondazione Edoardo Garrone ai tre migliori progetti elaborati nel corso del campus residenziale che si è svolto la scorsa estate a Premia (VCO), nel cuore delle Alpi Nord Occidentali.

Ad aggiudicarsi il primo premio di 30.000 euro Eugenio Marsaglia (31 anni, romano) con “Preskige”, la prima piattaforma web di “social skiing” dedicata a chi vuole riscoprire il piacere di sciare insieme a maestri di sci liberi professionisti selezionati e qualificati. Ha vinto il secondo premio, del valore di 20.000 euro, Giorgio Gobetti (27 anni, Sondrio) con “Butéga Valtellina”, circuito che vuole mettere in rete e commercializzare le eccellenze agroalimentari valtellinesi, sostenendo la costruzione di una filiera di qualità riconosciuta. Terzo premio di 10.000 euro a Lorenzo Quaccia (25 anni, torinese), che, con l’azienda ittica “Altura”, intende avviare a Hône (AO) un’attività imprenditoriale per l’affumicatura e la trasformazione della trota valdostana. Ha ottenuto la menzione speciale per usufruire di una consulenza gratuita post campus della durata di 12 mesi Gioele Zaccheo, con l’azienda agricola TempoReale, a Trontano, nel Verbano Cusio Ossola.

ReStartAlp giunge quest’anno alla terza edizione. Il Campus residenziale gratuito si svolgerà ancora una volta a Premia (VCO), dal 18 giugno al 28 settembre 2018, con una pausa intermedia nel mese di agosto.

15 i posti disponibili per giovani under 35 che abbiano un’idea imprenditoriale o una startup nelle filiere tipiche delle Alpi: agricoltura, gestione forestale, allevamento e agroalimentare, artigianato, turismo e cultura.
Per iscriversi c’è tempo fino al 16 aprile.

I partecipanti selezionati avranno così l’opportunità di partecipare ad un percorso formativo ricco ed estremamente concreto, tra didattica frontale, laboratorio di creazione d’impresa, esperienze e testimonianze, con un team qualificato di docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia alpina.

Per agevolare l’avvio dei tre migliori progetti di impresa sviluppati dai partecipanti, anche per l’edizione 2018, la Fondazione Edoardo Garrone metterà a disposizione premi per un totale di 60mila euro e un servizio di consulenza gratuito post Campus.

I premiati dell’edizione  2017

1° CLASSIFICATO – Premio da 30.000 euro

Preskige Eugenio Marsaglia, 31 anni, Roma (sede dell’impresa: Torino)

Preskige.com è la prima piattaforma web di “social skiing” dedicata a chi vuole riscoprire il piacere di sciare insieme a maestri di sci liberi professionisti selezionati e qualificati.

Il progetto di Eugenio Marsaglia si rivolge agli sciatori esperti che vogliono perfezionare lo stile e la tecnica con l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione e sotto l’occhio attento di professionisti altamente qualificati. Attraverso una piattaforma virtuale di facile utilizzo, l’utente potrà creare la propria lezione di sci su misura, scegliendo luogo, data e il maestro adatto alle proprie esigenze. Innovativo anche l’utilizzo del video della lezione come strumento di feedback e autovalutazione. L’obiettivo è quello di creare un marchio riconosciuto ed affidabile che, attraverso il “social skiing”, dia vita ad un network mondiale di sciatori appassionati, permettendo agli stessi di godere al meglio e in sicurezza del proprio tempo libero sulla neve.

2° CLASSIFICATO – Premio da 20.000 euro

Butéga Valtellina - Giorgio Gobetti, 27 anni, Sondrio (sede dell’impresa: Grosotto, SO)

Butéga Valtellina intende creare un modello di valorizzazione delle eccellenze locali basato sulla promozione delle unicità del territorio e sullo sviluppo di sinergie trasversali finalizzate alla crescita comune. Giorgio Gobetti si propone quindi di creare un canale di comunicazione e commercializzazione dei prodotti tipici valtellinesi, intervenendo nel settore agroalimentare a supporto e tutela dei piccoli produttori che si trovano ad affrontare le sfide poste dal mercato. L’ambizioso programma di Butéga Valtellina coinvolge così l’omonima startup e una rete di imprese che associa aziende agricole e commercianti o ristoratori. L’obiettivo è aggregare e favorire i rapporti tra produttori e professionisti del settore agroalimentare, facilitando così la distribuzione delle eccellenze territoriali e la costituzione di una filiera di qualità riconosciuta.

3° CLASSIFICATO – Premio da 10.000 euro

Altura - Lorenzo Quaccia, 25 anni, piemontese (sede dell’impresa: Hône, AO)

Attraverso Altura, Lorenzo Quaccia ed Edoardo Zanuttini vogliono creare un’attività imprenditoriale di affumicatura e trasformazione di trote valdostane, un prodotto ancora scarsamente valorizzato sul territorio. Il progetto nasce dalla constatazione, basata su indicatori di scala mondiale, che i consumi di pesce da acquacoltura siano destinati ad aumentare. La montagna valdostana, inoltre, è un territorio favorevole a questo tipo di allevamento, in quanto ricca di acqua sorgiva e forte di metodi tradizionali di affumicatura del pesce. La trota sarà il prodotto di punta della startup, che conta di valorizzare in seguito altre varietà di pesce, come la carpa, la tinca e il coregone. Altura, con base a Hône (AO), ha l’obiettivo di trasformare il pesce creando una rete di fornitori certificati, così da garantire un prodotto sano, a filiera corta e legato al territorio montano.

CONSULENZA POST CAMPUS

Tempo Reale - Gioele Zaccheo, 25 anni, piemontese (sede dell’impresa: Trontano, Val Grande)

L’azienda agricola di Gioele Zaccheo nasce nel giugno 2016 in Val d’Ossola e ad oggi conta un ettaro di terreno adibito alla coltivazione di cereali antichi, 10mila bulbi di zafferano, un ettaro di vigneto e sette asini che supportano le attività di recupero dei terreni incolti. L’obiettivo del progetto è quello di favorire forme di agricoltura sostenibile sul territorio. Tempo Reale vuole, inoltre, facilitare il ritorno delle micro-filiere agricole sulle Alpi, creando reti d’impresa locali ed efficienti. Nella vision di Gioele qualità, biodiversità e rete d’impresa si concretizzano in uno spazio per l’interazione sociale attraverso progetti di recupero, lavoro condiviso e volontariato.

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