L’ECONOMIA CIRCOLARE DI FONDAZIONE CARIPLO
L’Economia Circolare coniuga, in maniera virtuosa, sviluppo economico, salvaguardia ambientale e promozione di lavoro qualificato (soprattutto giovanile), per questo è perfettamente in linea con le linee strategiche della Fondazione, da sempre attenta all’innovazione, alla sostenibilità ambientale e alla formazione del capitale umano.
Fondazione Cariplo ha realizzato alcune attività in tema di economia circolare:
1. Attività di sensibilizzazione, comunicazione, definizione e diffusione di buone pratiche
2. Attività erogativa
Dal 2014 l’Area Ricerca Scientifica ha sostenuto numerosi progetti legati all’economia circolare nei bandi dedicati alla ricerca agroalimentare e alla bioeconomia. L’impegno a favore della ricerca sul tema dell’Economia Circolare ha poi subito una svolta decisiva nel 2018 con il lancio del bando “Economia circolare: ricerca per un futuro sostenibile” che sostiene progetti di ricerca espressamente volti a promuovere innovazioni di prodotto e di processo secondo il paradigma dell’economia circolare. Dal 2018 al 2022 Fondazione Cariplo ha sostenuto 56 progetti in tema di Economia circolare mettendo a disposizione oltre 16,4 milioni di euro.Tra i progetti selezionati ad esempio c’è quello dell'Università degli Studi di Milano che utilizza gli scarti delle fasi di cernita della trasformazione industriale del pomodoro per produrre frazioni biocide da utilizzare in agricoltura, o il progetto KARATE del Politecnico di Milano mirato a una economia circolare delle piume di scarto provenienti da aziende avicole da cui potrà essere recuperata e riutilizzata la cheratina, con l’obiettivo di realizzare smart textiles basati su derivati di questa proteina.
In area Ambiente è stato realizzato il Bando Plastic Challenge finalizzato alla riduzione del consumo di prodotti e imballaggi in plastica monouso e dei rifiuti che ne derivano, andando ad agire sul cambiamento delle modalità di produzione, offerta, uso e consumo di tali prodotti promuovendo alternative sostenibili che rispondano ai criteri di economia circolare attraverso nuovi modelli di progettazione che rendano il riutilizzo, la riparazione e il riciclo possibili, facili e convenienti.
QuBì contro povertà digitale: il progetto, che è partito per il contrasto alla povertà alimentare di famiglie in situazioni di povertà, si è esteso alla povertà digitale. Una delle sfide più impegnative infatti è reperire la strumentazione hardware adeguata ad attuare il processo: ispirandosi ai principi di circolarità e riuso dei beni che da anni contraddistinguono la strategia della Fondazione, si è quindi scelto di creare una filiera di recupero device e ricondizionamento degli stessi che ha portando sui territori milanesi alla consegna di 500 device provenienti.
La Milano Food Policy in collaborazione con QuBì e altri partner che lavorano sul tema del recupero e della redistribuzione del cibo in città, ha proposto un modello di lavoro che sta permettendo alla città di avere, grazie all’impegno del Banco Alimentare della Lombardia, un recupero di derrate alimentari ancora edibili che – tramite donazioni della Grande Distribuzione Organizzata – vengono raccolte, controllate e quindi redistribuite al circuito di realtà convenzionate con il Banco Alimentare: non solo quindi recupero di cibo, ma possibilità di arricchire con il fresco (frutta e verdura) i pacchi viveri distribuiti dalle parrocchie alle famiglie che sono in una condizione di povertà.