#arteecultura

SLOWEMOTION: un viaggio-spettacolo tra Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023

Parte il 17 giugno SLOW EMOTION, un viaggio spettacolo che collega Bergamo Brescia attraverso la Val Cavallina e il versante bresciano del Lago d’Iseo.

Un viaggio fisico, artistico ed emotivo pensato in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, nato con lo scopo di scoprire i tesori nascosti di queste terre, le periferie, i luoghi meno conosciuti e le storie inaspettate delle comunità che li abitano raccontate da insoliti autostoppisti performer.

Ognuna delle storie messe in scena è il risultato di una ricerca svolta sul territorio attraverso un percorso realizzato tra gennaio e marzo 2023 da operatori territoriali come educatori professionali, arte terapeuti, psicologi e operatori di teatro sociale he hanno raccolto testimonianze dirette degli abitanti dei territori coinvolti. I partecipanti hanno condiviso aneddoti locali, ricordi e racconti di vita personale, storie irriverenti o emotivamente toccanti.

Slow Emotion è stato sviluppato dall’Associazione Teatro ex Drogheria ed è uno dei novantadue progetti sostenuti con 3,5 milioni di euro dal bando: “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 - Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”.

Il viaggio-spettacolo di Slow Emotion si svolgerà in 8 repliche: quattro con partenza da Bergamo con arrivo a Brescia e altre quattro date con partenza da Brescia e arrivo a Bergamo. Le prime quattro date (Bergamo-Brescia) sono previste: sabato 17 giugno; sabato 24 giugno; sabato 1 luglio; sabato 8 luglio. Gli autobus partiranno da Bergamo alle 10.00 e arriveranno a Brescia alle 18.00.

Ai racconti e alle performance degli attori si alterneranno momenti conviviali: pranzo e merenda con prodotti del territorio e la visita guidata al Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo e il Museo d’arte contemporanea di Luzzana – Donazione Meli.

Sara Pessina, Teatro Ex Drogheria, è la drammaturga e direttrice artistica del progetto: «Slow Emotion è nato con l’idea di unire idealmente, ma anche fisicamente, le provincie di Brescia e Bergamo. Esiste l’autostrada naturalmente, ma anche questi 100 km che si snodano per due valli bellissime, la Val Sebino e la Val Cavallina, e che sono un percorso perfetto per mostrare le potenzialità e le bellezze di questo territorio. E questa è la parte più turistica, ma il viaggio nel bus vuole raccontare molto di più, è un viaggio antropologico e sociale ed è anche un po’ un viaggio nel tempo. Lo spettacolo è nato da un lungo percorso che è iniziato nell’inverno del 2022. Abbiamo realizzato venti laboratori insieme a una pedagogista e agli operatori sociali che sono entrati nelle loro comunità e hanno raccolto le storie delle persone. Si è aperto un vaso di Pandora: sono emerse così tante testimonianze che si potrebbero fare dieci spettacoli. Questi incontri hanno risvegliato memorie e hanno rinvigorito relazioni. Io con tutto questo enorme materiale mi sono chiusa in casa e ho scritto il testo di Slow Emotion che è fatto di dialoghi e monologhi intrecciati dal fil rouge del territorio. Ci sono racconti antichi e altri accaduti ieri. Le persone avevano urgenza di raccontare e, anche se vogliamo guardare al futuro, sono per forza di cose affiorate tante storie sul Covid, come era inevitabile qui perché questi luoghi sono stati segnati per sempre. Storie magari sentite tante volte, come quella che mi ha raccontato un marito la cui moglie è stata portata via con un’ambulanza con le sirene spente, storie di solitudine e isolamento, e anche tragedie lontane nel tempo, tante volte qui ci sono stati alluvioni e fenomeni atmosferici violenti che hanno portato distruzione. Come le storie legate alla leggenda della Sarneghera, il vento che nasce da Sarnico e che trasforma il lago in un mostro. Secondo una leggenda, è un fenomeno atmosferico legato alla morte di una ragazza che si è suicidata gettandosi nel lago per una delusione d'amore. Una donna anziana ci ha raccontato che sua cugina è morta un anno in cui la Sarneghera soffiava ancora più forte del solito e da allora non può più vedere il lago. Ma ci sono anche tante storie allegre, come quelle raccolte da un operatore a Provaglio d’Iseo che ha chiesto agli anziani e agli adolescenti quali erano i luoghi del paese per baciarsi. Ed è nata una mappa dell’amore che attraversa il tempo».

Come si svolge il viaggio-spettacolo?: «Un’attrice segue tutto il viaggio e farà da guida, gli altri attori, che sono tutti del territorio, compreso il regista Michele Segreto, salgono e scendono o sorprendono i viaggiatori alle fermate. E nel frattempo abbiamo fatto in modo che il racconto del viaggio-spettacolo di Slow Emotion arrivasse anche nelle città di Bergamo e Brescia con una serie di piccole, brevi e veloci incursioni performative alle pensiline e alle fermate dei mezzi urbani delle due città. Le abbiamo chiamate Fast Emotion: brevi momenti in cui gli attori raccontano pezzi dello spettacolo. Le avevamo ideate come un’operazione pubblicitaria, ma quello che è accaduto è che anche le persone che magari non compreranno mai i biglietti sono rimaste incantate.
E un’altra cosa bella che è successa è che gli autisti di “Arriva Italia”, la compagnia che gestisce la linea di autobus del territorio e che è il nostro Mobility Sponsor, ci hanno detto: facciamo tutti i giorni questo percorso, ma adesso lo stiamo scoprendo con occhi diversi, quelli delle persone».

Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca ha detto: «Ogni progetto scelto, 42 per Bergamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante non solo per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori ma anche per quello sociale delle nostre comunità. Per questo, credo sia importante dire ancora una volta che ciò che ci sta a cuore come fondazione di comunità, più di quello che si realizzerà durante quest'anno straordinario, è ciò che resterà sui nostri territori quando i riflettori si saranno spenti. Se, come eredità della Capitale, resteranno legami più solidi e maggiore coesione sociale avremo centrato l'obiettivo. Tutti i progetti che abbiamo sostenuto vanno in questa direzione: promuovere crescita, benessere e sviluppo sostenibile per il territorio, di cui siamo un solido riferimento. Dalla città alla pianura, dalle valli alle montagne; per i più giovani, gli anziani e per quanti, spesso, restano ai margini: la 'cultura che cura' è quella che emancipa, che rende tutti protagonisti. È questa la cultura che ci interessa promuovere.
È per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cariplo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana».

Per maggiori informazioni e per partecipare: https://teatroexdrogheria.it/