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Edoardo, lo sviluppatore ambientalista alla COP28 di Dubai

Le passioni più grandi di Edoardo sono la tecnologia e l’ambiente, un binomio vincente che lo ha portato alla COP28 di Dubai a dicembre 2023.
Ma andiamo con ordine. 

Edoardo de Cal è al terzo anno di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano. Unire creatività e tecnologia per cercare di risolvere problemi è ciò che ha spinto Edoardo ad iscriversi a questo indirizzo di laurea e, più in generale, ciò che lo ha portato ad iniziare il suo percorso come attivista ambientale. L’informatica è parte del suo DNA: sin da quando aveva 13 anni prende parte a diversi hackathon che lo portano in giro per il mondo e partecipa al concorso indetto da Apple chiamato WWDC Scholarship vincendo per ben tre volte e guadagnandosi la possibilità di andare in California, dove conosce altri ragazzi con la sua stessa passione per la programmazione.

Un percorso a cui però manca un tassello: Edoardo era solito creare applicazioni specifiche in base al tipo di concorso, che nascevano e morivano in quei contesti. Progetti interessanti ma effimeri. È arrivato il momento per Edoardo di andare oltre e creare qualcosa di duraturo, con un obiettivo condiviso, che fosse davvero utile per le persone e che si potesse usare nella quotidianità. 

Un giorno si imbatte in una frase di Robert Swan che diventa il suo mantra: la più grande minaccia per il nostro pianeta è la convinzione che qualcun altro lo salverà. Sono gli anni di Greta Thunberg. Qualcosa lo smuove e decide di intraprendere la strada dell’attivismo e iniziare a creare qualcosa che, nel suo piccolo, potesse fare la differenza per l’ambiente. Nasce così Fontanelle d’Acqua, un’app gratuita che mappa le fontanelle d’acqua potabile sparse in tutto il mondo e permette di bere in modo sostenibile disincentivando l’uso e l’acquisto di bottiglie di plastica. Un progetto che fa di un paradosso un’opportunità: l’Italia risultava essere la terza nazione al mondo per consumo di acqua in bottiglia e allo stesso tempo la prima per numero di fontanelle d’acqua.  L’obiettivo di Edoardo diventa quello di instillare una piccola abitudine positiva nelle persone, iniziando da cose apparentemente semplici, per poi puntare sempre più in alto. 

Grazie a quest’app, entra in contatto con delle community internazionali di giovani innovatori e attivisti sociali, tra cui ChangemakerXchange. Grazie al Climate Action Summit di Lecco del 2022, evento supportato da Fondazione Cariplo, Edoardo conosce ragazzi attivisti per l’ambiente e il clima con storie incredibili alle spalle con cui ha l’opportunità di confrontarsi, scambiare visioni e creare legami. Questo incontro lo motiva e gli dà ulteriore certezza di voler proseguire per questa strada e fare qualcosa per la Terra.

Arriva poi l’estate 2022, caldo record e siccità. Edoardo e Jacopo sono colleghi universitari e insieme a Giulia decidono di realizzare un progetto in team per far fronte a quella situazione caratterizzata da temperature anomale e sbilancio idrologico. Un problema che nel futuro tenderà ad aumentare e che porterà a una diminuzione progressiva delle risorse idriche. Da qui nasce WOP, una piattaforma che si rivolge in primo luogo agli agricoltori, monitora lo stato dei campi agricoli attraverso i dati satellitari, e consiglia quando e quanto irrigare il proprio campo, in modo da efficientare al massimo l’acqua. Inizia così la fase sperimentale e i ragazzi entrano in contatto con gli agricoltori del territorio per testare sul campo la piattaforma, ricevendo feedback molto positivi. Un piccolo successo, un primo passo verso l’obiettivo più ambizioso: portare questa tecnologia nei paesi in via di sviluppo, che vivono di agricoltura di sussistenza e che risentono maggiormente degli effetti del cambiamento climatico. 

L’opportunità arriva attraverso GovTech Global Alliance COP28 Scale-Up Programme, un'iniziativa dedicata alle imprese a impatto sociale nel settore climate tech che mirano a costruire reti con governi a livello internazionale. 
Si apre così la possibilità di partecipare alla COP28, opportunità che si concretizza e realizza grazie, ancora una volta, a ChangemakerXchange e al supporto di Fondazione Cariplo. I tre ragazzi sbarcano a Dubai e, ancora increduli, presentano al mondo il loro progetto nella prestigiosa cornice della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici parlando a grandi aziende, enti governativi e delegati di ben 12 nazioni e riscuotendo interesse da parte di diversi Paesi come la Nigeria. Un’occasione tanto formativa quanto trasformativa che ha permesso ad Edoardo e al suo team di sognare in grande, allacciare contatti importanti e farsi conoscere. “Incredibile vedere così tante persone, imprenditori, attivisti, politici di background e culture diversi, riuniti nello stesso luogo, accomunati dalla stessa energia di lottare per l’ambiente, per la Terra, per un bene comune.” commenta Edoardo.

Adesso Edoardo è tornato a Milano, studia per terminare l’università, consapevole che il successo riscosso alla COP28 e i rapporti allacciati si trasformeranno presto in concrete opportunità per poter fare la differenza!