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BioUpper: un voucher di 50000 euro a 3 progetti

Un innovativo sistema computerizzato, destinato agli specialisti vascolari, per la pianificazione e il rendering dell'impianto endo-protesico dell'aorta; uno spray nasale antivirale in grado di prevenire e curare il raffreddore comune mediante l’innovativo uso di ossisteroli, molecole fisiologiche derivate dall’ossidazione enzimatica del colesterolo; un sistema che utilizza materiali brevettati e la tecnologia 3D print per produrre medicazioni attive a base di chitosano o multipolimero efficaci nel trattamento di ferite croniche o chirurgiche.

Sono questi i tre progetti vincitori della prima edizione di BioUpper, l’iniziativa a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una start up nel settore delle scienze della vita, promossa da Novartis e Fondazione Cariplo in collaborazione con PoliHub - l’incubatore della Fondazione Politecnico di Milano - e con la validazione scientifica di Humanitas, gruppo ospedaliero e avanzata struttura di ricerca.

EVARplanning, Panoxyvir e WRAP, i tre team vincitori, si sono aggiudicati il premio finale di 50mila euro da investire per l’ulteriore sviluppo del progetto, grazie alle loro proposte negli ambiti delle biotecnologie e dei dispositivi digitali.

A giudicarli è stata una giuria costituita da soggetti provenienti dal mondo delle imprese, della ricerca, della finanza e delle istituzioni, attivi nello sviluppo di nuove imprese ed esperti nelle aree di supporto all'imprenditorialità.

Con il pitch di oggi i partecipanti hanno potuto dimostrare i progressi ottenuti negli ultimi due mesi attraverso il programma di accelerazione mirato a sviluppare una solida strategia di business.

Si è trattato di un percorso costruito su misura, durante il quale ciascun team ha potuto contare su una squadra composta da un mentor, proveniente dal mondo dei business angel, per definire, consolidare, verificare la strategia di sviluppo; un senior analyst di PWC, per predisporre un piano economico finanziario di fattibilità; un pool di Expert per consulenze business specific nell’area della protezione del brevetto, regolatorio, legale, fiscale, e con il coordinamento di un tutor che ha assicurato l’allineamento di tutto il gruppo di lavoro.

Le start up innovative - siano esse digitali, industriali, a vocazione sociale, legate al commercio, al turismo o ad altri comparti dell’economia tra i quali, non dimentichiamo, il settore culturale - rappresentano un motore di competitività, di occupazione e di rilancio per il nostro tessuto economico e sociale. Per questo motivo, l’impegno di Fondazione Cariplo sarà sempre più importante in questo ambito, specialmente attraverso Cariplo Factory, un hub di open innovation a supporto dell’occupazione giovanile. Per evitare la cosiddetta “febbre” da start up, appare sempre più cruciale investire in programmi come BioUpper, fortemente qualificanti e selettivi, in grado di far emergere idee dinamiche di impresa, con visione internazionale. Significa anche spingere affinché il nostro Paese inizi a ragionare in ottica sistemica tornando ad investire sulle sue energie migliori” - ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo.

BioUpper è stato lanciato il 30 settembre 2015 e lo scorso 20 novembre, alla chiusura del bando, ha raccolto 118 candidature provenienti da tutta Italia. La giuria ha poi selezionato le prime 19 proposte che hanno partecipato alla training week che si è svolta nel mese di dicembre e che ha alternato lezioni frontali ad incontri con professionisti del settore, tutor e business angels. Durante la sessione di elevator pitch, l’8 gennaio, la giuria ha selezionato i 10 team finalisti che hanno avuto accesso al programma bimestrale di accelerazione.

L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI).

Per ulteriori informazioni: www.bioupper.com