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NUOVA SEDE PER LA CIVICA SCUOLA DI CINEMA

Inaugurata la nuova sede della Civica Scuola di Cinema di Milano all’ex Manifattura Tabacchi. Tre mila metri quadrati, rimessi a nuovo anche grazie all'impegno di Fondazione Cariplo, dedicati alle giovani promesse del cinema. Oltre 400 gli studenti che frequentano la Scuola con i corsi triennali (in Regia, Produzione, Ripresa e fotografia, Digital animation, Sceneggiatura, Montaggio, Sound design, Multimedia) e i quattro serali in Documentario, Produzione cinematografica, Videogiornalismo, Sceneggiatura.

Un fiore all'occhiello per Milano

La Civica Scuola di Cinema è una scuola storica di Milano, un vero fiore all’occhiello del sistema formativo, una delle scuole più note e prestigiose del Paese nel settore dell'audiovisivo. Cinque teatri di posa, uno studio televisivo con sala regia, uno studio di animazione, sala multimediale da cento posti, settantasette postazioni di montaggio, sedici aule, laboratori, mediateca con sala di lettura e visione (6.500 film e 1.500 testi, periodici e cataloghi), magazzino attrezzature e uffici.

Investire in cultura

 "L’investimento in cultura è uno dei principali delle Fondazioni di origine bancaria- ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo- Anzi, quello dell’Arte, attività e beni culturali è il primo e più consueto settore di intervento delle Fondazioni. Da sempre esso si pone al primo posto sia per quantità di risorse erogate che per numero di interventi: 270 milioni di euro erogati nel solo 2013, pari al 30,4% del totale erogazioni. Anche il Cinema rientra a giusto merito con il patrimonio cultura del nostro Paese.Fondazione Cariplo dal 1991, cioè da quando è nata, ha sostenuto oltre 10mila progetti nel settore arte e cultura con circa un miliardo di euro. Anche nel 2013 (e più o meno sarà così anche per l’anno in corso)  ha messo a disposizione della cultura circa 40milioni di euro, in un periodo in cui i tagli alla cultura sono sotto gli occhi di tutti. Va sottolineato come le fondazioni oggi non si limitano più a mantenere e valorizzare il patrimonio artistico e architettonico come accadeva un tempo, ma si prodigano per innestare processi virtuosi dove la cultura diviene volano economico e strumento per la coesione sociale.L’ulteriore tassazione annunciata per le fondazioni sarà un duro colpo per chi opera in campo culturale, che non avrà più nemmeno questo sostegno. Il mondo della cultura deve reagire".

 

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