PROFESSIONALITÀ QUALIFICATE NEI SERVIZI DI CURA | Sfide per la reperibilità e il trattenimento nel Terzo Settore - Quaderno n.52
Il Quaderno analizza in profondità il mercato del lavoro delle professioni di cura, con un focus sul personale laureato e sulle relative difficoltà di reperimento e trattenimento evidenziate dalle organizzazioni del Terzo Settore. Le professioni considerate si collocano in quattro ambiti principali: socio-assistenziale, educativo e pedagogico, psicologico e socio-sanitario, definite attraverso un articolato processo di perimetrazione basato su fonti normative, letteratura scientifica, repertori nazionali e internazionali.
L’analisi dell’offerta formativa e occupazionale mostra un incremento del 30% delle iscrizioni universitarie nell’ultimo decennio, con forte prevalenza femminile (70 – 92%) e una crescente domanda di psicologi ed educatori, in particolare dopo la pandemia. Sul fronte della domanda, le stime Unioncamere-Excelsior per il 2024-2028 prevedono inoltre un aumento degli occupati nella “filiera della salute” tra 44.000 e 70.000 unità, con elevato turnover e mismatch tra profili richiesti e offerta disponibile.
Nel Terzo Settore persistono tuttavia criticità spesso legate alla frammentarietà contrattuale e alle retribuzioni iniziali inferiori alla media. A ciò si aggiungono gli effetti dei LEPS, che incrementano l’assorbimento di professionisti della cura nel settore pubblico, riducendo le risorse umane disponibili per il Terzo Settore.
Le indagini qualitative condotte su testimoni privilegiati confermano una crescente competizione tra settore pubblico e Terzo Settore che accresce le difficoltà di attrazione e trattenimento di professionisti della cura e la necessità di azioni mirate e l’urgenza di un rinnovato impegno strategico per garantire sostenibilità e qualità al lavoro di cura, cruciale per una società in rapido invecchiamento.