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Welfare in Ageing: il bando che risponde ai bisogni degli anziani

In linea con un impegno decennale su fronte degli anziani e con i nuovi obiettivi strategici connessi alle Sfide demografiche, Fondazione Cariplo lancia due nuovi Quaderni dell’Osservatorio che esplorano, rispettivamente, i due versanti del problema, l’invecchiamento e la denatalità e un Bando da 5,5 milioni di euro volto a supportare i bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Il Bando si chiama “Welfare in Ageing" e la scadenza è stata prorogata a venerdì 14 ottobre alle ore 17.00.

I Quaderni e il Bando sono stati presentati il 6 giugno alle ore 10.30, con la partecipazione di Giovanni Fosti Presidente Fondazione Cariplo e Francesco Candeloro Billari, professore di Demografia all’Università Bocconi, nonché co-autore dei quaderni.

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I Quaderni

L’Italia è uno dei paesi con l’aspettativa di vita più elevata al mondo: 83,6 anni, contro una speranza di vita media dei paesi OCSE di 81 anni (Health at a Glance 2021 - OCSE). Allo stesso tempo si assiste ad un calo della fecondità: nel 2019 (dati Eurostat) i figli per donna in Italia erano 1,24 contro 1,86 della Francia (paese con il più alto tasso di fecondità in Europa. La combinazione dei due trend ha prodotto un invecchiamento della popolazione negli ultimi trent’anni e uno squilibrio nel rapporto tra anziani e persone in età attiva. Si prevede che nel nostro Paese il rapporto tra la quota di popolazione over 65 e quella in età 15-64 passi dal 35% del 2019 al 64% del 2050.

Tuttavia, se da un lato gli anziani italiani sono tra i più longevi in Europa, l’Italia registra un livello più basso rispetto alla media dell’Unione Europea per quanto riguarda la qualità della vita residua. A 65 anni nel nostro paese, infatti, la speranza di vita senza limitazioni funzionali è pari a 7,8 anni per gli uomini e 7,5 per le donne, a fronte di una media europea di 9,4 anni per entrambi i sessi (dati Eurostat 2015). In Italia gli anziani vivono quindi più a lungo, ma in condizioni peggiori di salute e autonomia.

Inoltre, un aspetto critico che sta assumendo proporzioni sempre più ampie in Europa è quello relativo all’isolamento della popolazione anziana. Dalla rilevazione 2019 realizzata dall’Istat sull’“Invecchiamento attivo e condizione di vita degli anziani in Italia”, emerge che nel nostro paese, su 13,8 milioni di over 65, 4,37 milioni vivono da soli e rappresentano il 7,1% circa della popolazione complessiva. Circa il 15% degli anziani dichiara di non incontrare alcun amico/a nel tempo libero. La solitudine colpisce particolarmente le donne e coloro che posseggono un livello di istruzione più basso (dati Istat).

Questi ed altri importanti aspetti alla base dei profondi cambiamenti demografici che negli ultimi decenni si stanno delineando in Europa, e in particolare in Italia e in Lombardia, sono al centro delle riflessioni di due nuovi importanti Quaderni dell’Osservatorio, “L’invecchiamento in Lombardia. Tendenze demografiche e politiche per anziani non autosufficienti” (Quaderno n.39) e “La denatalità a Milano, Italia, Europa. Fatti, politiche, opzioni sperimentali” (Quaderno n.40). Entrambi i lavori, oltre ad offrire un approfondito e variegato quadro del problema, supportato dai dati più rilevanti che aiutano a leggere il fenomeno, si concentrano sulle policy vigenti, sull’offerta dei servizi esistenti e sulle principali innovazioni introdotte in tempi recenti.

Il Bando

A fronte di questi scenari, Fondazione Cariplo con il Bando “Welfare in Ageing. Potenziare la capacità delle comunità di rispondere ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie” ha deciso di investire sul fronte del supporto al carico di cura delle famiglie, soprattutto laddove si presentino situazioni di non autosufficienza.

Il Bando intende infatti sostenere progetti volti a innovare, rafforzare e connettere i servizi a supporto delle persone anziane e delle famiglie di riferimento attraverso la co-progettazione degli attori del territorio, la ricomposizione delle risorse disponibili e il coinvolgimento della comunità. L'obiettivo è quello di facilitare l’accesso per famiglie e anziani a servizi territoriali di prossimità, che siano flessibili e attivabili in tempi adeguati ai bisogni congrui, in una logica di sistema/filiera in grado di integrarsi anche con le risorse informali della comunità. La scelta è di ripartire dall’esperienza maturata dal Programma Welfare in Azione (WIA) e dai suoi principi fondativi, considerando dunque tale tema non un ambito riservato alle politiche nazionali e locali, una prerogativa del mondo sanitario o di coloro che a diverso titolo operano nel settore, ma l’esito di un impegno e di una responsabilizzazione collettiva, che sappia integrare saperi e competenze, livelli professionali e di volontariato, così da andare oltre le esigenze puramente assistenziali per accogliere anche fragilità più immateriali e complesse.

Per leggere tutti i dettagli del testo del Bando, vai alla sezione dedicata.

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