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Nutrire il Pianeta: diario di un viaggio

Una missione congiunta di monitoraggio e verifica dei progetti sostenuti con il Bando Nutrire il Pianeta realizzata lo scorso maggio da Gianfranco Commodaro (Comune di Milano), Monica Peggion (Regione Lombardia) e Bruna Bellini (Fondazione Cariplo). Destinazione: Mozambico.  
È in questo Paese dell’Africa del Sud che sono collocate alcune delle iniziative del bando 2014.  E proprio il Mozambico è lo Stato che negli ultimi anni è visto con maggior interesse dalla comunità internazionale, oggetto di grandi investimenti da parte dell’Agenzia delle Nazioni Unite, prioritario per la Cooperazione italiana e verso il quale grandi imprese italiane stanno direzionando importanti investimenti.  
6 giorni, dal 3 all’8 maggio, per conoscere da vicino realtà che si impegnano per garantire il diritto al cibo e favorire lo sviluppo sostenibile attraverso iniziative economiche e sociali locali capaci di contribuire attivamente alla lotta alla povertà nelle comunità in cui operano.

Nutrire il pianeta Mozambico

La missione ha riguardato tre progetti:

  • Sicurezza alimentare e autonomia energetica: rafforzamento della filiera dell’agricoltura familiare peri-urbana in Mozambico e Brasile realizzato dall’associazione DEAFAL;
  • Transformações para alimentar o planeta. Le filiere di cajú, mango, agrumi e ortaggi nella Provincia di Inhambane – Mozambico dell’ONG SVI – Servizio Volontario Internazionale;
  • Dal seme al piatto. Resilienza comunitaria, biodiversità e accesso ai mercati alimentari a Pemba, Mozambico dell’Istituto Oikos.

3-4 maggio: Deafal (Delegazione per l’Agricoltura familiare in Asia, Africa e America Latina)

Sicurezza alimentare e autonomia energetica: rafforzamento della filiera dell'agricoltura familiare peri-urbana in Mozambico e Brasile 

La nostra visita è iniziata con la visita al progetto di Deafal, prima a Maputo, in occasione di una fiera gastronomica a cui partecipano produttori legati al progetto, e successivamente nell’area peri-urbana di Namaacha. Periodicamente nel Parco dell’Artigianato di Maputo, frequentato da locali, espatriati e turisti avviene una fiera alimentare dove vari coltivatori di prodotti tipici locali espongono e vendono piatti tradizionali mozambicani. Per l’occasione il Mercato della Terra di Deafal cucina e vende i prodotti dei contadini legati alle azioni del progetto, promuovendo le proprie attività e fungendo da catalizzatore per piccoli produttori virtuosi che pian piano si stanno aggregando in una rete più ampia di coltivatori stimolati da Deafal e dal proprio personale. 
Nell’area peri-urbana della capitale, il progetto sta sostenendo alcune associazioni di produttori per l’applicazione di buone pratiche agricole, il rafforzamento dell’associazionismo agricolo e del coordinamento tra i produttori; l’analisi dei mercati urbani di sbocco, per migliorarne la conoscenza e favorire l’adozione di una strategia comune di commercializzazione; la valorizzazione di canali di commercializzazione innovativi nei mercati urbani. La visita a Namaacha ha riguardato un’associazione di produttori: abbiamo incontrato donne e uomini impegnati nella coltivazione di frutta e verdura secondo i principi dell’agricoltura organica sostenibile; la loro attenzione è focalizzata soprattutto sulla produzione di fragole, per cui il progetto sta aprendo canali di vendita tramite il Mercato della Terra di Maputo e una produttrice di marmellate interessata ad acquistare parte del raccolto.

5-6 maggio: SVI - Servizio Volontario Internazionale 

Transformações para alimentar o planeta. Le filiere di cajú, mango, agrumi e ortaggi nella Provincia di Inhambane – Mozambico 

Abbiamo visitato Maxixe, nella Provincia di Inhambane, dove SVI, insieme a Medicus Mundi e Scaip, interviene con un progetto multi-dimensionale: agricoltura, imprenditoria e sanità. Su un terreno di Morrumbene concesso in uso dal Municipio è in fase di costruzione la Fabbrica di Trasformazione della frutta, nello specifico per il primo periodo del mango essiccato.. Abbiamo potuto constatare che i lavori, realizzati in regime di autocostruzione, proseguono come da calendario e si prevede l’apertura della fabbrica verso l’autunno di quest’anno. La gestione della struttura sarà affidata ad una cooperativa locale che inizierà a operare nella trasformazione dei prodotti e nella loro promozione sul mercato, inizialmente a livello locale e in prospettiva anche su canali di vendita internazionali. Le attività agricole sono condotte in terreni messi a disposizione da missioni cattoliche, dove vengono coltivati manghi (che produrranno una parte della frutta che alimenterà la fabbrica di trasformazione) e altre piante da frutto e nel contempo sono realizzate attività di formazione per gli agricoltori. Abbiamo visitato alcuni terreni e incontrato il giovane tecnico che si occupa di seguire i coltivatori locali coinvolti nel progetto. La componente sanitaria si svolge nell’Ospedale Distrettuale di Morrumbene, con un focus particolare sulla malnutrizione. L’attività è svolta anche fuori dall’ospedale per mezzo di Brigate Mobili con le quali si riesce a raggiungere le remote aree del distretto (distanti anche 200 Km) dove non ci sono strutture sanitarie e dove il personale medico arriva mediamente una volta al mese.

Nutrire il pianeta Mozambico

7-8 maggio: Istituto Oikos Onlus

Dal Seme Al Piatto. Resilienza comunitaria, biodiversità e accesso ai mercati alimentari a Pemba, Mozambico

Oikos è operativa a Pemba, capitale della provincia di Cabo Delgado, al confine con la Tanzania. Il progetto intende intervenire su tutta la filiera degli alimenti di origine vegetale, nello specifico: fornendo assistenza tecnica alle piccole associazioni locali; aumentando l’accesso, da parte dei consumatori della città di Pemba, a prodotti orticoli di qualità attraverso la creazione dell’impresa sociale Pemba Verde che racchiude gli stessi produttori locali; promuovendo nella città una buona alimentazione e il consumo di prodotti locali con un’attenzione particolare ai giovani. La nostra visita è iniziata all’Istituto Industriale e Commerciale di Pemba, controparte locale del progetto, nel quale sono condotte attività di formazione in ambito alberghiero. Abbiamo incontrato il preside dell’istituto e un professore che ha trascorso un mese in Italia, presso la scuola alberghiera CFPA di Casargo nel lecchese e ci ha raccontato della sua esperienza, che ha valutato in modo estremamente positivo. Ad un’ora di strada da Pemba si trova Metuge, la zona dove sono sviluppate le restanti attività del progetto legate ad agricoltura e sviluppo economico. Insieme al Direttore dello SDAE - Servizio distrettuale di attività economiche -, altra controparte locale, abbiamo visitato i terreni dove sono stati installati vivaio e campi seminati e incontrate alcune donne di un’associazione locale coinvolta. Il direttore dello SDAE proprio in quella occasione ci ha comunicato la decisione di dare in gestione al progetto gli spazi della Casa Agricola, grande struttura recintata composta da edifici ufficio/foresteria, magazzino, cisterne depositi vari e terreno. Questo permetterebbe ad Oikos di avere una base effettiva sul posto da condividere con l’associazione di contadini locali. Si tratta di una svolta positiva per il progetto, anche sul fronte della sostenibilità.

 

Approfondisci: il Bando Nutrire il Pianeta 
Il bando “Nutrire il pianeta 2014” è stato lanciato da Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Cariplo sulla base delle numerose sinergie tra gli strumenti di sostegno alla cooperazione internazionale implementati nel corso degli anni dai tre enti. Obiettivo del bando è sostenere progetti che, in linea con la tematica oggetto di Expo 2015, favoriscano lo sviluppo sostenibile attraverso iniziative economiche e sociali locali capaci di contribuire attivamente alla lotta alla povertà nelle comunità in cui operano, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili. La dotazione complessiva, pari a € 5.200.000, ha consentito il finanziamento di 17 progetti nell’ambito dell’agricoltura sostenibile e della filiera delle produzioni alimentari. I progetti coinvolgono oltre 40 enti italiani, tra ONG, associazioni e Università, oltre a numerose controparti locali. I progetti sono realizzati in 15 paesi di Africa, Asia, America Latina e Medio Oriente. Elementi qualificanti dei progetti finanziati sono stati: coinvolgimento delle imprese lombarde, coinvolgimento delle comunità straniere in Lombardia, valorizzazione delle iniziative progettuali sul territorio lombardo nel corso dei sei mesi dell’Esposizione, azioni di educazione alla cittadinanza mondiale (ECM) intesi come percorsi innovativi di comprensione e di capitalizzazione delle problematiche legate allo sviluppo, partendo dai temi oggetto dell’intervento.

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