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La giustizia sociale di Copia Global

Phyllis, Sarah e Joyce, tre donne tenaci, solari, caparbie e generose, tre delle oltre 100 sales agents di Copia Global, la prima impresa sociale in cui Opes ha investito nell'agosto del 2013, quando il numero delle agenti era inferiore a 10.
Copia era allora poco più di un concetto, certo con un pilota testato, un flusso di vendite strutturato che prometteva una crescita, ma era sostanzialmente un modello tutto da sperimentare. Oggi è una realtà imprenditoriale che ha un cuore femminile, prospettive solide di espansione (1700 agenti entro il 2017), impatto visibile...
È un pomeriggio afoso e secco quando incontro, in un'area rurale a 40 minuti da Nairobi, Joyce, la più giovane delle tre venditrici che mi hanno regalato le loro storie oggi. 28 anni, due figli di 14 e 8 anni che cresce da sola perché il marito un giorno l'ha lasciata. Lei per occuparsi dei piccoli ha iniziato a fare la sarta. Con tanta fatica riusciva a occuparsi della famiglia, ma con un equivalente di 60 euro al mese, si tormentava pensando all'istruzione che non sarebbe riuscita a garantire ai suoi bambini che crescevano. A settembre tutto cambia: Lucy, la ragazza a cui brillano gli occhi, responsabile vendite di Copia, nelle sue missioni sul terreno in cerca di nuove agenti, incrocia la vita di Joyce.
Lucy mi racconta che diffida delle persone troppo loquaci e di quelle che non fanno molte domande. Joyce non parla molto, ma ispira spontaneamente fiducia, è quasi timida, ma fa molte domande, è curiosa.
Si piacciono e tutto inizia: per Lucy una nuova sales agent da formare, accompagnare, monitorare e motivare. Per Joyce un’ulteriore sfida professionale, accreditarsi come venditrice, in fondo parte dalle sue 20 clienti...
5 mesi più tardi Joyce ha un parco di 60 clienti, le sue entrate mensili stanno arrivando a 90 Euro, e soprattutto la sua fiducia nel pensare al futuro dei suoi bambini è solida.
Arrivo all'ingresso del suo spazio quando il furgone di Copia sta approvvigionando Joyce dei suoi ordini: grasso per cucinare in blocchi da 1 kg ciascuno, confezioni di riso, qualche pacchettino di tè, farina di mais selezionata, ma anche una cisterna per l'acqua di 3000 litri....Joyce è riuscita a venderne cinque e su questo prodotto il margine che le rimane è alto (9,5 Euro).
Le clienti, anche loro donne, sono soddisfatte, riescono ad evitare il lungo viaggio in città, a pagare "il giusto prezzo" a risparmiare ogni giorno qualche centesimo e a "pianificare. Forse anche loro un giorno potranno fare il grande acquisto di una cisterna d'acqua, o la stufa migliorata....

Un viaggio fra le donne di questo continente per capire come il pensiero di Bernardo Toro, il pensatore colombiano sia reale: le donne hanno la vocazione di "prendersi cura di loro stesse, delle loro famiglie, delle loro comunità, del nostro esistere.

Elena Casolari 
Executive President presso Fondazione Opes- Opes impact fund

 

Approfondisci: cos'è Opes Impact Fund? 
 
Opes Impact Fund è il primo fondo italiano, creato da Fondazione Opes e Fondazione Cariplo, destinato a supportare imprese sociali che propongono soluzioni innovative per rispondere alle esigenze della popolazione alla base della piramide. 
Opes è stata creata da Acra, Fem, Altromercato e Microventures per creare il primo Social Venture Capital italiano capace di finanziare le imprese sociali che operano nei settori critici dello sviluppo: salute, accesso all'acqua e a servizi igienici di base, energia, educazione, sovranità alimentare.