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Il futuro in un parallelepipedo di plexiglass

Sopra a una camicia perfettamente stirata Claudio Chiastra, 32 anni, indossa la maglietta rossa di Meet Me Tonight, la notte dei ricercatori che è diventata un appuntamento milanese fisso tra scienza e società.

Nell’Officina del corpo umano, lo stand del suo laboratorio (Labs-laboratorio di strutture biologiche meccaniche del Politecnico di Milano), si avvicendano studenti, volontari, curiosi. Il pezzo forte tra gli oggetti che affollano le scrivanie è una striscia di plexiglas, un piccolo parallelepipedo trasparente che contiene dentro di sé anni di ricerca. È una stampa 3d che riproduce un tratto di arteria femorale in cui è stato impiantato uno stent, la protesi che mantiene dilatato nel tempo un vaso affetto da ateriosclerosi. Claudio e Monika, 24 anni, la più giovane ricercatrice del dipartimento, studiano una patologia che si chiama Restenosi e che causa la riocclusione delle arterie trattate con lo stent. «Per capire se i pazienti a cui viene impiantato uno stent svilupperanno la ristenosi dobbiamo ricostruire quello che avviene nell’arteria e questo modello ci consente di replicare una situazione reale». Con questa ricerca hanno vinto il Bando Ricerca Biomedica Condotta da Giovani Ricercatori di Fondazione Cariplo. Il Professor Francesco Migliavacca, che dirige il dipartimento, era con Claudio il giorno in cui gli è stata comunicata la vittoria:  «È stato un momento bellissimo che abbiamo condiviso tutti, perché credevamo molto nel progetto e anche per tutto quello che c’era dietro. L’anno prima Claudio aveva partecipato al bando, aveva passato il primo turno e c’erano grandi aspettative ma poi alla fine non ce l’ha fatta. Noi l’abbiamo incoraggiato ma sappiamo tutti come funzionano le cose nella ricerca per i giovani, è un grande cruccio per noi più anziani. Se passi l’età “giusta” o vai all’estero e ricominci tutto da capo o vai a lavorare in azienda, anche se avresti tutte le capacità per continuare a fare ricerca. La ricerca è bellissima ma non sai dove ti porta e, soprattutto, se ti porta e pochi in Italia ci investono. La sua vittoria è stata una grande gioia». Che cosa hai fatto Claudio quando hai saputo che avevi vinto il bando? Gli occhi scuri di questo giovane ingegnere posato si accendono, i movimenti cauti e un po’ impacciati con cui tiene in mano la sua preziosa striscia di plexiglas si rilassano, a fine giornata la maglietta rossa è un po’ spiegazzata e Claudio nel ricordare quel momento sorride emozionato: «Abbiamo urlato tantissimo e ci siamo abbracciati tutti».

Un aspetto del sistema ricerca italiano è la difficoltà nel sostenere i giovani ricercatori, con la naturale conseguenza della “fuga dei cervelli”. Il Bando Ricerca Biomedica Condotta da Giovani Ricercatori di Fondazione Cariplo sostiene progetti di ricerca con l’obiettivo di offrire ai giovani ricercatori l’opportunità di sviluppare e potenziare carriere indipendenti.

Le foto di questa gallery sono state scattate da Airo, Dario, Salvatore e sono in mostra alle Gallerie d'Italia - Piazza Scala. Clicca qui per altre info > bit.ly/13storiedallastrada #riscatti

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