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Nuovi inquinanti emergenti

Se farmaci, droghe e prodotti per l’igiene sono utilizzati in modo sempre più massiccio, i loro residui finiranno nelle acque superficiali e sotterranee molto più di prima. Immediato dedurne i rischi per la salute. E visto che i depuratori urbani non riescono a degradare tutte queste sostanze, è urgente correre ai ripari attivando opportune contro misure. Ci ha pensato l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri attraverso un progetto di studio cofinanziato da Fondazione Cariplo per l’importo di 200.000 euro sul bilancio 2009 (100.000 euro dal budget dell’Area Ambiente e 100.000 euro dal budget dell’Area Ricerca Scientifica).

La ricerca ha lungo titolo: “Valutazione della diffusione nell’ambiente di una serie di nuovi inquinanti emergenti e non convenzionali, per orientare la programmazione di interventi a difesa dell’ambiente e in particolare dell’acquifero superficiale e sotterraneo”. In breve, si tratta di acquisire informazioni sull’impatto di 60 sostanze chimiche (componenti di farmaci, droghe d’abuso, prodotti per la cura della persona) nell’ambiente e nelle acque sotterranee di Milano, con l’obiettivo di pianificare azioni che assicurino maggior sicurezza delle acque potabili e accrescano la fiducia dei cittadini.

Sostiene l’iniziativa anche la Società Metropolitana Milanese, incaricata della gestione del servizio idrico di Milano.