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Migrazione delle rondini

I cambiamenti climatici stanno alterando pesantemente i cicli riproduttivi di diverse specie migratorie, tra cui le rondini. L’innalzamento delle temperature invernali e primaverili fa sì che gli uccelli arrivino nelle aree di riproduzione sempre più tardi, e in un periodo non ottimale, fisiologicamente, per riprodursi. Questo provoca un progressivo declino demografico mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della specie.

Ora uno studio, il primo del suo genere, cerca di indagare più in profondità questo fenomeno. Si chiama “Effetti dei cambiamenti climatici sulla migrazione degli uccelli: la Rondine come modello di studio scientifico, applicazione conservazionistica e disseminazione della cultura scientifica in materia ambientale”, è stato promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con LIPU e Parco Adda Sud e ha ottenuto un finanziamento di 103.000 euro da Fondazione Cariplo sul bilancio 2009. La ricerca ha l’obiettivo di tracciare le rotte migratorie delle rondini e comprendere in che misura il mutamento del clima influenzi il loro comportamento. Tutto questo sarà possibile applicando a 200 esemplari di rondini un geolocator, apparecchiatura di ultima generazione che consente di localizzare la posizione degli uccelli in modo continuativo. Il dispositivo, particolarmente accurato, si presta al “corredo” di specie di piccola taglia e, rispetto ai normali sistemi di geolocalizzazione GPS, ha un costo assai contenuto.

LIPU e Parco Adda Sud saranno determinanti nel sensibilizzare gli agricoltori delle aziende agricole del Parco e delle cascine limitrofe (dove si trovano numerose popolazioni nidificanti di rondine) a predisporre colture più favorevoli alla specie, evitare la distruzione dei nidi e garantire maggiore sostenibilità ambientale.