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Rigenerare valore sociale nel lodigiano

Rigenerare valore sociale nel lodigiano è un progetto promosso dal Comune di Lodi, in partnership con decine di altre organizzazioni del territorio, per contrastare il progressivo impoverimento dei nuclei familiari sperimentando nuovi modelli d’intervento attenti a tre aspetti determinanti per la vita delle famiglie: abitazione, lavoro e accesso a beni di prima necessità. Gli interventi previsti, che andranno a coinvolgere enti pubblici, privati e del Terzo Settore, non si limiteranno a fornire servizi assistenziali, ma cercheranno di ri-generare legami sociali che con il tempo si sono indeboliti, riattivando le comunità locali per rispondere alle necessità emergenti al proprio interno. Ciò significa affrontare il tema dell’impoverimento coniugando assistenza e sviluppo.


LE AZIONI

Il progetto intende attivare risposte su tre filoni di intervento:

Ri-abitare le case

Il progetto si propone di affrontare il problema abitativo:

  • sostenendo le famiglie che faticano a presentare garanzie, attraverso l’istituzione di fondi a rotazione, così da congelare i procedimenti di sfratto in esecuzione
  • recuperando abitazioni sfitte e creando nuove modalità di mediazione per far incontrare domanda e offerta
  • creando dispositivi di mediazione fra privati proprietari e famiglie in difficoltà: Sportello casa per affitti calmierati e Comodato d’uso tramite associazioni
  • sviluppando un dispositivo di matching tra famiglia e abitazione grazie al coinvolgimento dei servizi sociali
  • realizzando “monitoraggi educativi” per sviluppare piani di rientro
  • offrendo formazione e supporto nella gestione dei bilanci familiari
  • attivando forme di microcredito per target specifici: giovani, giovani coppie e famiglie monoparentali.


Ri-generare lavoro

In questo ambito il progetto vuole creare nuove opportunità occupazionali sviluppando azioni in sinergia con la Camera di Commercio, le associazioni datoriali, i Comuni, i servizi per il lavoro, le imprese, le cooperative, le associazioni e i sindacati. Le azioni, che si rivolgeranno a disoccupati appartenenti a nuclei familiari inseriti in percorsi integrati a contrasto della povertà, si declinaneranno in:

  • attività di sostegno a nuove start-up, subentri e ri-avvio di attività artigianali e commerciali
  • sostegno a progetti imprenditoriali nel settore dell’agricoltura sociale e ortofrutta, in raccordo con la raccolta solidale del cibo e con i circuiti GAS e GAP
  • facilitazioni per inserimento in aziende con borse lavoro create a tale scopo
  • co-progettazioni con le imprese per individuare nuove opportunità occupazionali
  • formazione di Agenti di sviluppo d’impresa e di territorio
  • collaborazioni con associazioni datoriali per individuare dismissioni e opportunità lavorative.

Queste azioni verranno realizzate attraverso la costituzione di un Dispositivo a sostegno all’imprenditorialità che possa verificare la disponibilità di spazi e luoghi, attuare studi di mercato, favorire l’accesso al credito agevolato, offrire mentoring, formazione e consulenza giuridico-fiscale. Sarà sviluppato anche un Dispositivo a sostegno dell’inserimento in azienda e di progetti di investimento aziendale che possa facilitare le assunzioni e garantire co-finanziamenti per progetti condivisi con le imprese del territorio.


Re-distribuire cibo

Il progetto vuole mettere in atto azioni di coordinamento e raccolta del cibo nel tentativo di offrire risposte capillari su tutto il territorio lodigiano. Ad esempio:

  • raccolta delle eccedenze e donazioni di fresco dalla grande distribuzione e distribuzione del cibo fresco
  • raccolta di donazioni e acquisto di derrate alimentari secche finalizzate alla redistribuzione
  • funzione di ascolto e accompagnamento diffusa sui punti della rete di assistenza (parrocchie, centri Caritas, associazioni accreditate, servizi sociali dei Comuni)
  • sviluppo di forme di corretta cultura alimentare per contrastare lo spreco
  • sinergia con azioni di agricoltura sociale e con la rete dei GAS e dei GAP.

 

LA SOSTENIBILITA’

Fondazione Cariplo ha garantito al progetto 1.600.000 euro per i primi tre anni di attività. A questi vanno aggiunti 300.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi e una quota della spesa sociale dei Comuni già destinata al contrasto alla povertà. Il progetto si doterà inoltre di una struttura di Comunicazione e Fundraising, che si appoggerà alla locale Fondazione Comunitaria di Lodi per incrementare le attività di raccolta a sostegno del progetto grazie alla creazione di uno specifico fondo a sezione corrente. L’Ufficio di Piano promuoverà e coordinerà la partecipazione a bandi ed avvisi pubblici locali, nazionali ed europei per garantire al progetto sostenibilità economica anche oltre i tre anni.


LA RETE DEI SOGGETTI ADERENTI

Comune di Lodi – ente capofila del Piano di Zona.

Partner: Azienda speciale consortile del lodigiano per i servizi alla persona, Centro per la Formazione Professionale e l’educazione permanente, coop. Microcosmi, coop.Famiglia Nuova, Progetto Insieme, Fondazione Comunitaria, Emmaus – Caritas, Movimento Lotta Fame nel Mondo,

Camera Di Commercio, Casabarasa, Provincia Di Lodi, Fondazione Bpl, Conf-artigianato, Conf-Commercio, Unione Artigiani, Confagricoltura, BCC Borghetto Lodigiano, Ambito di Treviglio, Coop. Il Mosaico, coop. SOL.I., coop. la Formica, Coop. Emmanuele, coop. Il Pellicano, Coop. Sollicitudo, coop. le Pleiadi Sevizi, Coop. Sociale Liberi Muratori., CS&L Consorzio Sociale, Parco tecnologico Padano, CGIL, CISL, Unione Inquilini, Bip - Obiettivo Lavoro, IAL, Cesvip, Lausvol, Tutto il Mondo onlus.

L’ambito territoriale di Lodi comprende 62 Comuni (61 afferenti alla provincia di Lodi più San Colombano al Lambro, appartenente al Distretto di Sant’Angelo Lodigiano). La popolazione si compone di 233.097 abitanti, di cui 114.497 uomini e 118.600 donne.