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L'Albergo Sociale Diffuso, un tetto per chi è in difficoltà

No, il turismo non ha nulla a che vedere con questa iniziativa. L’Albergo sociale diffuso che prende il via oggi dopo la firma del Protocollo di Intesa tra il Comune di Milano e Fondazione Cariplo sarà la casa per mamme con bambini piccoli, neomaggiorenni in uscita da percorsi di sostegno, anziani autosufficienti, padri separati, adulti in emergenza sociale. Persone che, oltre ad avere alle spalle una situazione personale complicata - magari a seguito della perdita del lavoro, di uno sfratto, di una separazione o della fine di una coabitazione - non possono permettersi un appartamento a prezzi di mercato, ma non riescono nemmeno ad accedere a un alloggio popolare perché prive dei requisiti. C’è dell’altro però.

Questo progetto porta valore aggiunto anche sul fronte della riqualificazione urbana, e delle periferie in particolare. L’iniziativa, infatti, ruota interamente attorno al recupero di 35 alloggi “sottosoglia” (cioè inferiori ai 28,8 mq di superficie) non utilizzati, di proprietà comunale e collocati nei quartieri Isola - Garibaldi, Niguarda e Quarto Oggiaro. Gli alloggi verranno ristrutturati grazie a un contributo di 400.000 euro da parte di Fondazione Cariplo, a cui si aggiungerà uno stanziamento di 385.000 euro da parte di Abitare Sociale Metropolitano. Rimessi a nuovo e arredati, gli alloggi saranno assegnati temporaneamente fino ad un massimo di 18 mesi. In più, verrà offerto agli assegnatari un percorso di accompagnamento all’autonomia gestito da Abitare Sociale Metropolitano insieme ad un team di assistenti sociali. I primi alloggi saranno utilizzabili nella seconda metà del 2015. L’Albergo sociale diffuso è curato dal Comune di Milano attraverso i propri Servizi, d’intesa con Fondazione Cariplo e Fondazione Housing Sociale - che si è occupata dello studio di fattibilità - e dell’impresa sociale Abitare Sociale Metropolitano - gestore del progetto - che comprende alcuni tra i principali operatori del non profit milanese: Consorzio Farsi Prossimo, Consorzio Sistema Imprese Sociali, Cooperativa Sociale La Strada e Cooperativa Sociale Chico Mendes.

“E’ un progetto che abbraccia periferie, sulle quali siamo impegnati da tempo e dove il disagio è sempre più evidente – ha dichiarato il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. "Si tratta di un’altra iniziativa concreta che risolve i problemi delle persone in difficoltà, promuovendo un modello di welfare efficace che valorizza risorse e competenze di vari attori. Un esempio ulteriore di come il privato sociale stia collaborando con gli enti locali, al loro volta alle prese con pesanti tagli di risorse. Se la legge di Stabilità in discussione proprio in queste ore passerà, sottrarrà risorse alle Fondazioni abbattendo su di loro un’autentica scure fiscale, e progetti come questi saranno sempre più difficili da realizzare, con conseguenze facilmente immaginabili”.

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