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Incontri di lavoro: volti, storie ed emozioni

Un pomeriggio dove sono state protagoniste le voci e le storie di inserimento lavorativo, quello di “Incontri di lavoro”, evento organizzato a marzo da Fondazione Cariplo, in Triennale.

01 tavola guzzetti

E così, davanti a una platea di oltre 200 persone, il Presidente Guzzetti ha inquadrato il senso di un momento come questo, un’occasione per fare un bilancio di quanto realizzato finora, ribadendo l’importanza di politiche di inserimento lavorativo per i più fragili “È importante continuare ad affermare e provare che tutte le persone, se opportunamente inserite e valorizzate, possono contribuire a produrre valore per la collettività”.

 

 

 

 

 

Guarda i video della giornata, con le interviste ai relatori

Massimo Cirri, giornalista di Caterpillar Radio2, ha accolto e intervistato tutti i numerosi ospiti, le cui voci e volti sono stati illustrati in diretta da Monica Diari di Visual Stories.

La prima parte è stata un confronto tra diverse storie di inserimento lavorativo realizzatisi grazie a programmi promossi da Fondazione Cariplo in questi anni.

E così, ogni volta introdotti dalla voce narrante di Debora Zuin (Teatro Elfo Puccini) abbiamo ascoltato i diversi interventi.

02 tavola neetwork

L’inizio è stato da subito molto emozionante con Cristina Luongo, partecipante del progetto Neetwork: era la prima volta che Cristina raccontava in pubblico, per di più così numeroso, la sua storia; possiamo solo immaginare la sua agitazione e quindi la forza che ha mostrato in quel momento, nel raccontare quanto il progetto l’abbia aiutata a superare insicurezze, oltre che sperimentarsi in un lavoro che le piacerebbe continuare; Sara Zonato e Sabrina Rocchi, rispettivamente di Consorzio Mestieri Bergamo e di Cooperativa sociale Namasté, hanno esposto il ruolo che le loro realtà hanno svolto nel progetto, per accompagnare giovani come Cristina a mettersi per la prima volta in gioco nel mondo del lavoro.

03 tavola talenti

 

Per parlare di Talenti Inauditi, promosso con Cariplo Factory, hanno testimoniato due partecipanti al percorso: Massimo Zapparoli e Rachele Brescianini. Entrambi si trovavano senza lavoro nonostante un buon bagaglio professionale, e ci hanno fatto così entrare nel momento di confusione e disorientamento che stavano vivendo prima di imbattersi in Talenti Inauditi, il cui metodo è stato illustrato da Sofia Borri di Piano C; in poche settimane sono stati guidati verso direzioni più chiare, ritrovando entrambi un posto (oltretutto che li gratifica) nel mondo del lavoro.

04 tavola farelegami

 

 

 

 

I Patti Gener-attivi sono nati all’interno del progetto cremasco “FareLegami” sostenuto nel programma Welfare di Comunità; l’esperienza di Igor Foppa Vicenzini è stata molto efficace per raccontare quanto può essere determinante riattivare le risorse e competenze di una persona, soprattutto se unite al rafforzamento delle relazioni con la comunità locale, rappresentata in questo caso da Massimo Montanaro della Caritas di Crema e da don Francesco Gipponi, parroco in città.

05 tavola inser lavorativo

Per raccontare il Bando Inserimento Lavorativo è stata scelta la voce di Sauro Pensa, valtellinese, che ci ha narrato la sua storia con una videointervista, non potendo essere presente; Vittorio Ciarrocchi e Fabio Esposito, rispettivamente della cooperativa sociale Il Sentiero e dell’azienda Ghelfi Ondulati, hanno raccontato la collaborazione esistente oramai da anni tra le loro realtà, che permette di sviluppare sempre maggiori opportunità di inserimento lavorativo per persone con disabilità e altre fragilità, come Sauro, collaborazione che mette sempre al centro la persona e che coinvolge appieno entrambe le organizzazioni, in un cambiamento fatto di “provocazioni reciproche”.

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Dopo le testimonianze, ai partecipanti è stato chiesto di scrivere le prime tre parole venute in mente pensando alla parola lavoro; è comparsa così una nuvola di parole con al centro la parola “dignità” circondata da identità, realizzazione, opportunità, impegno ecc.; parole quindi significative per tutti i presenti, non solo per chi ha raccontato la propria storia sul palco della Triennale.

07 tavola rotonda2

 

 

La seconda parte ha raccolto sul palco, insieme a Davide Invernizzi di Fondazione Cariplo, esperti di politiche e di mondo del lavoro: il prof. Alessandro Rosina dell’Università Cattolica, Enrico Pedretti di Manageritalia, Monica Magri di Adecco Group Italia, Matteo Scarabelli di Cariplo Factory e Renato Galliano del Comune di Milano.

 

 

 

 

 

Durante la tavola rotonda ciascuno ha portato il proprio punto di vista, commentando i diversi modelli di inserimento lavorativo raccontati durante la prima parte; l’importanza, nel contesto socio-economico attuale, di politiche del lavoro che aiutino a (ri)progettarsi; l’attenzione a iniziative che puntino sempre più ad alleanze tra settore non profit, mondo aziendale e ente pubblico; oltre che ribadire l’importanza di una conoscenza approfondita del mondo della disoccupazione, per identificare le risposte più efficaci; la rinnovata sensibilità e consapevolezza di parte del mondo aziendale verso una gestione delle risorse umane più inclusiva e che valorizzi la diversità, mettendo sempre al centro le persone.  

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Le conclusioni sono state affidate a Paola Pessina, Commissione Centrale di Beneficienza, che ha garantito l’attenzione di Fondazione Cariplo su questi temi e l’importanza di sostenere approcci come quelli raccontati durante il pomeriggio, in cui uno dei maggiori protagonisti è il mondo del terzo settore.

“Incontri di lavoro” è stato prima di tutto un incontro emozionante con i diretti protagonisti di alcuni dei progetti che Fondazione Cariplo ha sostenuto in questi anni nell’ambito dell’inserimento lavorativo di persone fragili. Persone che sono riuscite a superare le loro fragilità e a trasformarle in valore per loro stessi, (ri)trovando un posto nel mondo del lavoro e non solo e a trasmettere pienamente gli elementi fondanti dell’intervento di Fondazione Cariplo.

L’emozione e l’interesse percepibili in sala, nonché i numerosi messaggi ricevuti nei giorni successivi all’evento, ce lo hanno confermato.  

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