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Bioupper: premiate le startup innovative in ambito biomedico

Anant, PATCH e Quickly Pro: sono questi i team vincitori della terza edizione di BioUpper. Il programma, promosso da Novartis e Fondazione Cariplo con la partecipazione di IBM e la collaborazione di Cariplo Factory, supporta i giovani talenti che vogliono creare una startup nelle Scienze della Vita.

Quest’anno, i team premiati hanno ricevuto un voucher da 180mila euro in servizi ciascuno da investire nello sviluppo della loro idea. A valutarli è stata una giuria altamente qualificata costituita da esponenti di primo piano del mondo Istituzionale, scientifico, accademico italiano e della startup community.

Le tre idee di business che hanno conquistato i giurati rientrano nei seguenti ambiti di applicazione della dermatologia, assistenza al paziente e fisioterapia.

Anant

Il progetto si basa sull’idea di un device – basato su visione artificiale – appositamente pensato per analizzare la pelle portando a una maggiore prevenzione dei tumori cutanei (principalmente melanoma). Lo strumento è infatti capace di sfruttare l’intelligenza artificiale per dare un responso al paziente o al dermatologo. Studi e ricerche recenti dimostrano il valore aggiunto e l’efficacia dell’intelligenza artificiale in questo ambito; questa tecnologia è infatti in grado di identificare in modo molto efficace l’insorgenza di potenziali rischi tumorali grazie all’analisi di immagini.

PATCH

PATCH è un chatbot mobile e cloud, basato su AI, pensato per ricevere e fornire dati relativi ai Clinical Trials. È in grado di automatizzare i processi per migliorare l’efficienza e l’accuratezza dei Clinical Trials, attraverso dei patient-reported outcome (PRO) in real-time, oltre che alla possibilità di inserire dati di diversi formati. L’utilizzo di PATCH nei Clinical Trials ha il potenziale di migliorare il benessere dei pazienti, il loro coinvolgimento e la loro esperienza, oltre che alla comunicazione tra medico e paziente.

Quickly Pro

Q-Walk ha progettato un wearable device, collegato ad un app, che si applica a livello delle ginocchia e guida la deambulazione grazie alla proiezione al suolo di cues visivi personalizzati. Facilita, quindi, il lavoro dei fisioterapisti, grazie all’estrema semplicità d’uso e alla velocità di impostazione dei parametri del passo per ogni singolo paziente.

Nel pitch, i partecipanti hanno dimostrato i progressi conseguiti durante l’incubazione, un percorso di circa tre mesi pensato su misura per ciascuna idea d'impresa, nel corso del quale i team hanno consolidato la strategia di sviluppo del loro progetto e ampliato il proprio network. I percorsi di incubazione si sono svolti all’interno di una rete di incubatori sparsi su tutto il territorio nazionale comprendenti: Campania NewSteel, Digital Magics, dPixel, Fondazione Filarete, I3P, JCube, PoliHub e LUISS Enlabs.

Oltre ai tre team vincitori, sono sette le startup che si sono sfidate, durante la finale: ABzero, Confirmo, ElicaDEA, Priya,SpeX, StayActive,SynDiag – Artificial Intelligence for Augmented Ultrasound.

I team vincitori avranno accesso alla fase di go to market, un percorso che sarà personalizzato in base alle loro necessità e al loro settore di riferimento, per prepararli all'evento finale di BioUpper: la presentazione della loro azienda, sviluppata anche grazie al programma stesso, ai potenziali investitori nel corso dell'Investor Day, previsto entro maggio 2019.

La terza edizione di BioUpper, che ha raccolto ben 210 candidature da tutta Italia, registrando un incremento del 39,1% rispetto alla precedente edizione, ha offerto novità importanti per ricercatori, startupper e innovatori delle Scienze della Vita: oltre alla Call for Ideas, quest’anno il progetto ha previsto anche un altro percorso, denominato Call for Scale. Un programma di open innovation che ha avuto il duplice obiettivo di sostenere l’innovazione nel campo delle Scienze della Vita, attraverso la selezione di startup che hanno sviluppato prodotti e servizi già maturi per essere portati sul mercato, e supportare la crescita delle startup italiane attraverso la collaborazione con aziende pubbliche e private operanti nel settore sanitario e ospedaliero.

Maggiori informazioni su: www.bioupper.com.