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Agricoltura di montagna e Prodotti lattiero-caseari: i progetti vincitori del bando Ager

Approvata la graduatoria dei progetti di ricerca che saranno sostenuti con i 2,5 milioni di euro messi a disposizione da Ager con bando pubblico a favore dell’Agricoltura di montagna (500 mila euro) e dei Prodotti lattiero-caseari (2 milioni di euro). Un risultato raggiunto al termine di un approfondito processo di valutazione, che ha coinvolto 39 esperti internazionali chiamati ad esprimere, secondo criteri di peer review, un giudizio di merito sulle proposte candidate.

Per l’Agricoltura di montagna verranno sostenuti tre progetti, che hanno come capofila l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi di Milano (con due progetti). Una prima ricerca punta a sviluppare sistemi pastorali da carne innovativi, basati sull’allevamento di due razze rustiche (Highland e Sarda). Un secondo progetto analizzerà le proprietà funzionali di latte e formaggio di montagna, l’impatto ambientale di diversi sistemi di allevamento e lo studio di diversi scenari di acquisto per valorizzare i prodotti montani e i servizi ecosistemici che l’agricoltura offre. Infine il terzo progetto analizzerà scenari di impatto di cambiamento climatico sui sistemi produttivi montani, indagando in particolare il ruolo del pascolo.

Anche per i Prodotti lattiero-caseari saranno sostenuti tre progetti che hanno come capofila l’Università degli Studi di Palermo, il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari e l’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte. Una prima ricerca riguarderà sedici formaggi prodotti nell’Italia meridionale che saranno caratterizzati dal punto di vista nutrizionale per valorizzarne la produzione. Un secondo progetto punta a migliorare l’efficienza del sistema produttivo, dando valore aggiunto al latte e ai prodotti caseari preservando il benessere degli animali, la sicurezza dei prodotti e la loro sostenibilità ambientale. Il terzo progetto riguarda la filiera di alcune produzioni DOP (Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Casatella, Pecorino) sviluppando sistemi innovativi per la produzione di foraggi ad alta qualità, aumentando la qualità nutrizionale e organolettica di latte e formaggio e migliorando le tecniche di trasformazione.

I sei progetti sostenuti per l’Agricoltura di montagna e i Prodotti lattiero-caseari si aggiungono ai cinque progetti triennali sostenuti per Acquacoltura e Olivo e olio e che da poco più di un anno hanno iniziato la loro attività. In tutto undici progetti di ricerca scientifica che le dieci Fondazioni di origine bancaria aderenti ad Ager sostengono con i sette milioni di euro messi a disposizione per i quattro settori. Ricerche importanti e innovative per coniugare rese elevate con la sostenibilità ambientale delle filiere agricole, dare forza e consolidare la leadership dei prodotti agroalimentari italiani, garantire ai consumatori alimenti sicuri e di alta qualità.

Gli undici progetti di ricerca sono sostenuti da Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo (capofila), Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Friuli, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione di Sardegna, Fondazione Tercas e infine la Fondazione con il Sud.

I progetti selezionati

Progetti approvati con il bando AGRICOLTURA DI MONTAGNA

Innovative beef cattle Grazing systems for the Restoration of Abandoned Lands in the Alpine and Mediterranean mountains - iGRAL

Contributo: € 199.919,00

Partners: Università degli Studi di Torino (capofila), Università degli Studi di Sassari, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per lo Studio degli Agroecosistemi, AGRIS Sardegna

Descrizione: La ricerca mira a sviluppare sistemi pastorali da carne innovativi, basati sull’allevamento di due razze rustiche (Highland e Sarda), adatte a pascolare negli attuali contesti alpino e mediterraneo, caratterizzati da alti livelli di abbandono e invasione arboreo-arbustiva delle superfici pascolive. In differenti aree del Piemonte e della Sardegna saranno sperimentate pratiche pastorali sostenibili e a basso costo basate sull’utilizzo di punti attrattivi, quali punti sale e punti acqua, per migliorare la distribuzione spaziale dei bovini al pascolo e il consumo di foraggio di modesta qualità. Nel corso del progetto saranno valutati gli effetti della gestione sulla vegetazione, sull’entomofauna bioindicatrice e sulla qualità delle carni grass-fed ottenute. Per incentivare l’impiego di tali sistemi, sarà studiata l’applicabilità delle associazioni fondiarie nei territori che, pur caratterizzati da un elevato livello di frammentazione, sono potenzialmente più idonei ad adottarli.

Integrated Alpine Livestock Systems: from ecosystem services to premium mountain products - IALS  

Contributo: € 150.000,00

Partners: Università degli Studi di Milano (capofila), Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Napoli Federico II

Descrizione: Il progetto è organizzato in due fasi consecutive. Nella prima, 8 ricercatori specializzati in nutrizione animale, nella chimica analitica e nella caratterizzazione dei sistemi di produzione animale analizzeranno le proprietà funzionali di latte e formaggio di montagna e misureranno i servizi ecosistemici forniti dal sistema d’allevamento montano e il suo impatto ambientale. I risultati di questa prima fase forniranno fondamenti scientifici per la seconda, che coinvolgerà 6 ricercatori specializzati nell’economia sperimentale, psicologia ed economia ambientale. Basandosi sulle evidenze scientifiche della caratterizzazione dei prodotti in base al periodo di produzione (inverno vs. estate), verrà verificata la reale disponibilità a pagare per essi con diversi scenari di acquisto. Inoltre, le evidenze riscontrate sui servizi ecosistemici forniti dalla gestione degli allevamenti serviranno a stimare le preferenze dei consumatori per gli attributi ambientali dell'agricoltura montana.

Interdisciplinary Project for assessing current and expected Climate Change impacts on MOUntain PAstures - IPCC MOUPA

Contributo: € 150.000,00

Partners: Università degli Studi di Milano (capofila), Politecnico di Milano

Descrizione: La zootecnia rappresenta spesso l’attività agricola più rilevante per le aree montane e assume anche valenza dal punto di vista paesaggistico e ambientale. In questo contesto, il pascolo rappresenta un elemento centrale per l’agricoltura, per il turismo estivo ed invernale, per il supporto della fauna selvatica e della biodiversità, e per la cura del territorio. Le aree di montagna sono caratterizzate da diverse fonti di fragilità ulteriormente amplificate dagli impatti dei cambiamenti climatici. Da un lato il territorio montano è soggetto a rischio idrogeologico e ad una progressiva perdita di habitat e biodiversità; dall’altro, anche l’economia di montagna è particolarmente onerosa e vulnerabile. Tuttavia, produce prodotti e servizi di valore, che rendono importante da un punto di vista sociale mantenere la vitalità del tessuto socio-economico. Il progetto analizzerà stress e dinamiche che agiscono sui pascoli e valuterà gli impatti in termini naturali e di attività socio-economiche.

Progetti approvati con il bando PRODOTTI LATTIERO-CASEARI

Sviluppo di un modello di sinergie finalizzato a qualificare e valorizzare i formaggi storici naturali del meridione d’Italia nelle Regioni Sicilia, Sardegna, Basilicata, Calabria e Campania – Canestrum casei

Contributo: € 600.000,00

Partners: Università degli Studi di Palermo (capofila), Fondazione Università Magna Graecia (UMG), Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM), Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambiente - Università della Basilicata, Dipartimento di Scienze Veterinarie - Università di Messina, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Centro di ricerca Zootecnia e Acquicoltura (CREA-ZA), AGRIS - Agenzia per La ricerca in agricoltura, Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente - Università di Catania, Fondazione per lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo (MEDES)

Descrizione: Il progetto “Canestrum casei” intende focalizzare l’interesse verso quei prodotti a rischio di estinzione o che presentano delle oggettive difficoltà relativamente alla loro qualificazione e valorizzazione nei mercati. Dei Formaggi Storici Naturali del Meridione d’Italia ne sono stati scelti 16 (Selezione AGER), secondo i seguenti requisiti: prodotti con sistemi tradizionali ed eco-sostenibili; prodotti in aree montane e/o marginali nelle regioni coinvolte; presenza di giovani nei sistemi aziendali; siano stati oggetto di ricerche scientifiche che dimostrano delle peculiarità dei sistemi produttivi e dei prodotti; predisposizione dei produttori a sostenere il progetto partecipando alle attività progettuali. Sui formaggi della Selezione AGER verranno colmati alcuni aspetti di ricerca scientifica, verranno caratterizzati sotto il profilo nutrizionale così da poter realizzare delle etichette “parlanti” e verrà studiato e messo a punto un nuovo approccio di promozione e marketing.

Farm-level interventions supporting dairy industry innovation (FARM-INN)

Contributo: € 900.000,00

Partners: Consiglio Nazionale delle Ricerche - Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari (capofila), Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Padova

Descrizione: In Italia il settore lattiero-caseario costituisce uno dei principali comparti dell’economia agroalimentare. La produzione annua di latte, che ammonta oggi a 11 milioni di tonnellate, unitamente alla produzione di formaggio, costituisce l’11% dell’intera produzione alimentare italiana. Tuttavia, il numero degli allevamenti da latte in Italia ed anche il margine di profitto, ha subito, e continua a subire, un’importante contrazione come conseguenza della politica agricola adottata dall’Unione Europea che nel 2015 ha abolito il regime delle quote latte dopo oltre 30 anni. E’ quindi urgente per l’intera filiera acquisire nuovi strumenti e conoscenze che consentano di migliorare l’efficienza del sistema produttivo e il valore aggiunto del latte e dei prodotti caseari, preservando nel contempo il benessere degli animali, la sicurezza dei prodotti lattiero-caseari e la sostenibilità ambientale. Inoltre, le evidenze riscontrate sui servizi ecosistemici forniti dalla gestione degli allevamenti serviranno a stimare le preferenze dei consumatori per gli attributi ambientali dell'agricoltura montana.

Innovations in Italian Dairy Industry for the enhancement of farm sustainability, milk technological traits and cheese quality

Contributo: € 500.000,00

Partners: Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (capofila), Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Torino, Consiglio Nazionale Ricerche (Istituto di Fotonica e Nanotecnologie), Università degli Studi di Parma (Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie), Libera Università di Bolzano, Associazione Regionale Allevatori del Veneto (ARAV), Associazione Regionale Allevatori della Sardegna (ARAS)

Descrizione: Il progetto si inserisce nel comparto nazionale rivolgendosi a produzioni casearie di pregio DOP (Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Casatella, Pecorino) e affronta esigenze moderne e attuali. Il progetto di filiera prevede una prima azione in allevamento con lo sviluppo di sistemi innovativi per la produzione di foraggi ad alta qualità per l'alimentazione delle vacche e il conseguente miglioramento dell'efficienza tecnica, nonché della sostenibilità economica e ambientale. L'implementazione di modelli MIRS/NIRS per l’analisi della qualità nutrizionale ed organolettica dei prodotti, rivolta con particolare attenzione ai parametri connessi alla resa casearia, rappresenta un elemento fondamentale di innovazione e sostegno tecnico per gli operatori del settore. I nuovi approcci integrati per il monitoraggio dei microbioti anti-caseari e tecnologici e la realizzazione di sensori di gas non distruttivi per MAP dei prodotti lattiero-caseari rappresentano una forte evoluzione del grado di innovazione.