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Approvati il Bilancio 2014 e il Protocollo MEF

Nella seduta del 28 aprile 2015, la Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo ha approvato il Bilancio 2014 e il Protocollo con cui Acri e Ministero dell’Economia e Finanze daranno il via all’autoregolamentazione delle fondazioni di origine bancaria.


L’attività filantropica

Nel 2014, all’attività filantropica sono state destinate complessivamente risorse per 164 milioni di euro (149,4 milioni di euro a favore di 1.046 progetti + 14,5 milioni di euro in forma di accantonamenti ai fondi per il volontariato). Nel 2013 l’attività filantropica si era assestata a 144 milioni di euro, quindi l’esercizio appena chiuso ha fatto registrare un incremento degli impegni a sostegno del non profit.

Vediamoli nel dettaglio:

  • Ambiente: 139 progetti per un totale di 11,7 milioni di euro (7,9 %);
  • Arte e Cultura: 495 progetti per un totale di 49,1 milioni di euro (32,9 %);
  • Ricerca Scientifica: 114  progetti per un totale di 25,9 milioni di euro (17,3 %);
  • Servizi alla Persona: 298 progetti per un totale di 62,7 milioni di euro (41,9 %) finanziati anche attraverso il sostegno al sistema delle 15 Fondazioni di Comunità.

“Con il continuo calo delle risorse pubbliche, ci troviamo a dover sostenere un enorme peso - afferma il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. Il Terzo Settore ci vede sempre più come il principale interlocutore; questo fatto ci responsabilizza, anche perché non potendo rispondere a tutti i bisogni, dobbiamo razionalizzare e concentrare le risorse verso le attività più strategiche, con uno sguardo anche alle prospettive delle organizzazioni e delle nostre comunità. L’ottima performance dei rendimenti del patrimonio nel 2014 ha consentito di ammortizzare l’effetto della pesante scure fiscale, che lo scorso anno ha inferto un doppio duro colpo sulle rendite della fondazione e che ha rischiato di sottrarre risorse all’attività filantropica”.

Il risultato dell’attività filantropica 2014 è andato oltre le previsioni: la Commissione Centrale di Beneficenza, nel novembre 2013, aveva approvato un budget che prevedeva erogazioni stabili a circa 145 milioni di euro.

“Va reso merito agli organi e alla struttura della Fondazione di aver lavorato bene, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Un ricordo particolare va a Madre Teresa Gospar e Giovanni Azzaretti, membri della Commissione Centrale di Beneficenza, scomparsi in questi mesi. Guardiamo al futuro, come abbiamo sempre fatto, con fiducia: siamo impegnati per la formazione e impiego per i giovani, per il welfare nelle nostre comunità e per il benessere delle persone. Lavoriamo sempre di più in partnership con organizzazioni nazionali ed internazionali; è fondamentale per migliorarci, per aggregare più risorse economiche possibili su progetti comuni e per ottenere risultati con maggior impatto rispetto ai problemi di cui ci occupiamo”.

Tra le priorità degli interventi nei prossimi mesi, il welfare di comunità e innovazione sociale, la formazione e l’occupazione, l’imprenditorialità giovanile, soprattutto - come già avviene - per la nascita di imprese culturali giovanili (ad es. Progetto IC e fUNDER35) o per l’impiego dei giovani nell’ambito della green economy.


La gestione del patrimonio

L’esercizio 2014 si chiude con un avanzo superiore a 545 milioni di euro, un incremento del patrimonio netto a valori di mercato, dopo le erogazioni, del 6,4%; il fondo di stabilizzazione delle erogazioni è stato incrementato e vale oggi 390 milioni di euro.

“Pur avendo realizzato nel 2014 performance al di sopra delle aspettative, la pressione fiscale riservata alle fondazioni continua a penalizzarci. In futuro non possiamo essere certi che i mercati consentano di replicare le stesse performance, – sottolinea il Presidente Guzzetti. In tal caso, già dal 2016 potremmo dover essere costretti a ridimensionare i nostri contributi: è purtroppo errata la visione dei vasi comunicanti, secondo la quale la decrescita delle risorse pubbliche può essere bilanciata da maggiori risorse private. Non funziona così e, responsabilmente, dobbiamo dirlo”.

Il tasso di rendimento complessivo del patrimonio  a valori di mercato per l’esercizio 2014 è pari a 17,81% al netto delle imposte, in parte riferibile alla straordinaria rivalutazione delle partecipazioni, in parte all’eccellente rendimento del comparto Fund One della Quamvis Sca Sicav-Fis, in cui è investita la parte prevalente del patrimonio della Fondazione, che ha conseguito un rendimento dell’8,31% grazie alla gestione professionale messa in atto da Quaestio Capital Management SGR Spa.

Tra il 1998 ed il 2014 la Fondazione ha erogato annualmente oltre il 2,8% del valore medio del patrimonio a prezzi di mercato (circa 190 mln di euro l’anno al lordo degli accantonamenti ed al netto delle revoche) ed il patrimonio netto dopo le erogazioni si è incrementato di oltre l’11,5%.

“Questi risultati sono il frutto di un’azione lungimirante e coerente, in linea con il protocollo siglato con MEF nei giorni scorsi – commenta Guzzetti. Va ricordato che Fondazione Cariplo aveva già avviato in passato la diversificazione degli investimenti e la diluizione della partecipazione in Intesa Sanpaolo. I dati contenuti nel bilancio 2014 mostrano l’efficacia di queste scelte e questo modo di operare che hanno prodotto ottimi risultati nella gestione, senza danneggiare gli istituti di credito. Un processo che, se ben organizzato, crea vantaggi per tutti e dà continuità alle risorse per svolgere la nostra attività filantropica”.